02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

IN FRANCIACORTA È TEMPO DI VENDEMMIA: C’È CHI HA COMINCIATO OGGI (CASTELLO BONOMI) E CHI ASPETTA ANCORA (BELLAVISTA). LE PREVISIONI DEL PRESIDENTE ZANELLA: “OTTIMA VENDEMMIA” ... UN BRINDISI SPECIALE DALLA FRANCIACORTA PER I 50 ANNI DI OBAMA!

Italia
Una bottiglia speciale, realizzata appositamente per il presidente degli Stati Uniti Barack Obama

E’ già tempo di vendemmia per la Franciacorta, il territorio d’elezione delle bollicine italiane, che fra i primi in Italia, inaugura con il momento fondamentale della raccolta il millesimo 2011. E se Castello Bonomi, una delle aziende di riferimento della denominazione, di proprietà della famiglia veneta Paladin, comincia già oggi a staccare i primi grappoli, destinati alle sue prestigiose cuvée, la vendemmia, per il resto dei 181 produttori della denominazione lombarda, non si farà aspettare molto, prendendo avvio il 5 agosto.
Quest’anno, grazie alle favorevoli condizioni meteorologiche degli ultimi mesi, la raccolta si preannuncia abbondante e in grado di fornire uve di elevata qualità. Le condizioni dei frutti sono molto buone, in virtù di una primavera più calda sulla media storica del periodo e di un’estate che ha garantito un’ideale alternanza fra temperature calde durante il giorno e fresche durante la notte. La vendemmia avrà una durata di 15-20 giorni e impegnerà 3.250 persone. L’ufficio tecnico del Consorzio del Franciacorta stima una produzione complessiva di Franciacorta di 230.000 quintali d’uva fra Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco, provenienti da una superficie vendemmiata complessiva di quasi 2.400 ettari. E, in vista dell’ottima annata, la Regione Lombardia, su richiesta del Consorzio del Franciacorta, ha emanato, per la prima volta in Italia, il decreto per la Riserva vendemmiale di 10 quintali per ettaro. Sulla base del nuovo disciplinare produttivo del Franciacorta, è previsto che, nelle annate favorevoli, sotto il profilo qualitativo e quantitativo, sia concesso ai produttori di poter accantonare un quantitativo supplementare di uva da 1 a 20 quintali per ettaro oltre ai 100 stabiliti. Ad ulteriore tutela del percorso intrapreso sul piano della qualità, il Consorzio del Franciacorta ha deciso per questa annata di ridurre la resa dell’uva portandola da 65 a 64 ettolitri per ettaro.
“Prevediamo un’annata 2011 ottima - spiega Maurizio Zanella, presidente del Franciacorta - anche se l’esito della vendemmia sarà chiaro solo fra qualche mese, quando si potrà valutare l’evoluzione dei vini. Il 2011 si prospetta in generale molto positivo per noi anche nelle vendite - continua Zanella - che, nel primo semestre 2011, hanno registrato un incremento del 18,2% sul 2010. Ci auguriamo che il trend positivo continui”.
La vendemmia proseguirà a settembre, con la raccolta delle uve destinate ai vini Curtefranca Doc e Sebino Igt.

La curiosità - Dalla Berlucchi all’happy birthday del President Obama! Bollicine in confezione speciale per festeggiare i 50 anni del Capo del Governo Usa, nato nel 1961, come la prima bottiglia di Berlucchi …
Nell’anno in cui in Italia impazzavano le mille bolle blu di Mina e i 24 mila baci di Celentano, in cui Yuri Gagarin volava nello spazio per entrare nella leggenda e John F. Kennedy prestava giuramento come 35º presidente degli Stati Uniti, nascevano una persona ed un prodotto destinati a sovvertire, ciascuno nel proprio ambito, le regole. Era il 1961 ed a Honolulu nasceva Barack Obama, futuro Presidente Usa, mentre in Franciacorta tre amici - Franco Ziliani, Guido Berlucchi e Giorgio Lanciani - davano vita al primo metodo classico del territorio, quel Pinot di Franciacorta che sarebbe diventato la Docg più importante per le bollicine italiane di qualità. Una ricorrenza speciale che la Guido Berlucchi & C., azienda leader nella produzione di metodo classico, celebra con una bottiglia speciale, realizzata appositamente per il presidente degli Stati Uniti Barack Obama.
Icone dell’italian style, fresche e vivaci, le bollicine Berlucchi si presentano al capo del governo Usa in una veste unica e inedita. La bottiglia - una magnum di Franciacorta Docg ’61 Brut - è decorata con i colori della bandiera americana: su un insolito bianco ottico si rincorrono sottili linee rosse che intersecandosi donano un piacevole movimento sinuoso. Sul fronte, sopra al logo che ricorda quel magico 1961, campeggia la scritta Happy Birthday President Obama realizzata in blu e rosso e, più in piccolo, la data 4th August 2011 - il giorno in cui il presidente festeggia il compleanno. Anche la capsula - fondo blu marine decorato con preziose stelle bianche smaltate e in rilievo - riprende gli elementi della bandiera Usa.
Realizzata in un esemplare unico, interamente decorata a mano da un team di artigiani locali - ulteriore testimonianza della creatività e del talento italiano - la bottiglia è partita da Borgonato, dove ha sede la Guido Berlucchi & C, alla volta della Casa Bianca.
Ricorrenza importante per uno dei più giovani Presidenti degli Stati Uniti, i cinquant’anni sono un anniversario speciale anche per Berlucchi, che oltre a celebrare il cinquantenario della prima bottiglia (tant’è che la bottiglia destinata ad Obama è un esemplare della linea Berlucchi ’61 pensata come omaggio a quell’anno speciale) festeggia i 50 anni della Franciacorta che, grazie alla passione di tanti vignaioli, è oggi diventata una Docg nota in tutto il mondo.
Proprio da quest’estate, l’azienda bresciana ha rinforzato il proprio legame con gli States: è di pochi giorni fa l’accordo con la Paterno Imports, storico importatore di vini premium e superpremium, per distribuire Berlucchi negli Usa - un mercato dalle importanti prospettive che sta dimostrando grande interesse per i prodotti italiani di qualità.

Focus - La vendemmia della griffe del Franciacorta, Bellavista, nelle parole del suo enologo e direttore, Mattia Vezzola
L’attività di preparazione della vendemmia si intensifica anche in casa Bellavista: la cantina di Erbusco della famiglia Moretti, ormai punto di riferimento della spumantistica italiana e una delle aziende più rappresentative della Franciacorta, si sta preparando ad una raccolta anticipata ma che non comincerà prima dei giorni immediatamente successivi a Ferragosto.
“Aprile e maggio fino alla prima decade di giugno sono stati particolarmente caldi - spiega Mattia Vezzola, enologo e direttore della “maison” Bellavista - provocando una violenta accelerazione del ciclo vegetativo delle piante, fino a farci quasi pensare di essere obbligati ad anticipare la vendemmia prima di Ferragosto, come era già accaduto nel 2003. Le piogge di questo mese e l’abbassamento delle temperature di inizio luglio però hanno ridotto in modo significativo le temperature della terra. Ad oggi quindi possiamo riscontrare una massa termica a temperatura bassa che difficilmente verrà condizionata dagli eventuali innalzamenti delle temperature in agosto. L’apparato fogliare ha rallentato la sua corsa e si presume che avremo una vendemmia anticipata entro i limiti della settimana intorno al 20 agosto. Le ultime tre settimane sono quelle infatti che determinano il valore della vendemmia, senza però dimenticare l’importanza delle condizioni metereologiche nelle due settimane della raccolta. Se poi consideriamo la diversa tipologia di uve - continua Mattia Vezzola - il Pinot Nero è quello più delicato e tradizionalmente viene raccolto qualche giorno prima, mentre le uve Chardonnay, che donano ai vini le note più eleganti, sono più resistenti e vengono selezionate più avanti nel tempo. I vigneti di Bellavista oggi si presentano estremamente rigogliosi e dai grappoli sani, ottima premessa per una vendemmia 2011 di grande qualità”.
Bellavista conta oggi un patrimonio di 200 ettari vitati disposti in dieci comuni della Franciacorta con un’età media delle vigne di 20 anni. “In questi trent’anni - spiega Mattia Vezzola - ci siamo impegnati per costruire un patrimonio vitato sano e longevo, che potesse esprimere e tramandare i profumi e il gusto caratteristici della Franciacorta. Abbiamo selezionato i nostri vigneti nei luoghi con i microclimi più rari, allevandoli secondo metodi naturali attraverso il recupero di antichi saperi legati alla fase di potatura e di vendemmia, che sapessero sempre rispettare l’equilibrio vegetativo della pianta per garantirne longevità e sanità. Il risultato di questo impegno lo riscontriamo oggi nel vino, nella sua armonia ed eleganza e nella sua estrema naturalità. Poter disporre di un patrimonio maturo e longevo ci permette di avere delle piante che, come avviene per l’uomo, hanno fatto esperienza e sono quindi in grado di affrontare le variazioni delle condizioni climatiche in modo vigoroso, sapendo così tradurle in sfumature nel gusto e nei profumi, rendendo il vino ancor più unico e garantendone longevità e spessore. La speranza ad oggi è che ci sia una buona escursione termica - conclude Vezzola - e che il sole durante il giorno e il fresco notturno possano posticipare la vendemmia il più possibile”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli