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PER OSSA FORTI, BERE VINO ROSSO. LO DICE UNO STUDIO AUSTRALIANO PUBBLICATO SULLA RIVISTA MEDICA “EUROPEAN JOURNAL OF CLINICAL NUTRITION”

Se il latte costruisce uno scheletro forte, a quanto pare il vino aiuta a mantenerlo integro. Secondo uno studio australiano, recentemente pubblicato dalla rivista medica “European Journal of Clinical Nutrition”, il consumo di vino rosso contribuisce alla salute delle ossa negli uomini anziani, riducendo il processo d’indebolimento dovuto all’età. I ricercatori, infatti, hanno trovato legami tra il miglioramento della densità minerale ossea e il consumo di vino rosso in uomini negli uomini di età fra i 50 e gli 80 anni.
La densità minerale ossea si riferisce alla concentrazione di minerali, come il calcio, nelle ossa ed è una misura della resistenza del nostro scheletro. Se questa densità scende, aumento il rischio di osteoporosi (la malattia dello scheletro, per cui diminuisce la massa e si modifica la microarchitettura della delle ossa, accrescendo il rischio di fratture).
C'è un legame di lunga data tra il bere eccessivo e le fratture dovute all’osteoporosi e alle cadute, ma la ricerca sul bere moderato ha trovato risultati contrastanti. Lo studio australiano, che ha monitorato quasi 900 uomini e donne nel corso di un periodo di due anni, ha rilevato vantaggi e svantaggi del consumo di birra, vino rosso e alcolici su uomini e donne.
I ricercatori hanno misurato la densità minerale delle ossa del campione con una radiografia, all'inizio del progetto e poi di nuovo due anni dopo. Le persone monitorate hanno completato questionari riguardanti le abitudini di consumo e le tipologie di bevande alcoliche consumate. Anche se la ricerca ha concluso che il vino rosso può aiutare a prevenire la perdita di densità minerale ossea soprattutto negli uomini, ha trovato qualche influenza positiva anche nelle donne, benché quest’ultime troviamo più giovamento con il consumo di birre a bassa gradazione alcolica. Distillati e liquori, invece, causano una diminuzione della densità ossea negli uomini ma non hanno effetti notevoli sulle donne.
Graeme Jones, l’autore dello studio e capo dipartimento dell’unità muscolo-scheletrica al “Menzies Research Institute” in Australia, ha spiegato che i risultati dello studio suggeriscono che a produrre l’effetto monitorato sulla densità minerale ossea “non è l’alcool di per sé, ma un insieme di altri fattori contenuti nelle bevande”.
Diversi studi sulla struttura ossea dell’uomo, negli ultimi 10 anni, hanno già dimostrato che sostanze fitochimiche, come i polifenoli contenuti nelle bucce dell’uva, contribuiscono alal salute delle ossa, mentre, secondo Jones, il silicio contenute nelle birre può contribuire alla formazione di ossa sane.
Fonte: www.winespectator.com

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