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LIBERALIZZAZIONE DEI DIRITTI DI REIMPIANTO, ANCHE IL GOVERNO ITALIANO (FINALMENTE) CONTRO LE “VIGNE LIBERE” DAL 2015. IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE GIANCARLO GALAN: “PIÙ ANCORA DI FRANCIA E GERMANIA FAREMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE”

Tema caldo della viticoltura italiana di questi giorni, quello della liberalizzazione dei diritti di reimpianto che scatterà, se le cose non cambieranno, nel 2015 secondo la nuova normativa europea. E dopo il dibattito risollevato dal “Il Sole 24 Ore” di qualche giorno fa, e dal “Corriere della Sera” di oggi, nonché da WineNews, finalmente un esponente del Governo italiano prende posizione.
“Appena sarà possibile, l’Italia chiederà fortemente a Bruxelles di ripensare o rivisitare il Regolamento comunitario che dal 2015 prevede la liberalizzazione degli impianti di nuove vigne nell’Unione Europea - dichiara il Ministro delle Politiche Agricole, Giancarlo Galan, in un comunicato delle ore 18.00 (e per questo non riportato su “La Prima di WineNews” di oggi, ndr) - cancellando così l’attuale sistema delle licenze produttive. Più ancora di Francia e Germania faremo sentire la nostra voce. La preoccupazione per gli effetti che potrebbero derivare dalla decisione dell’Unione Europea è forte, soprattutto alla luce dei nuovi scenari di mercato. Per questo motivo non permetteremo che vengano applicate nuove regole senza fornire ai produttori e alle filiere adeguate certezze di conservazione di quel valore di sistema che fino ad oggi ha consentito lo sviluppo del nostro vino Made in Italy di qualità. Chiederemo, dunque, che i tempi e i modi per la liberalizzazione vengano ripensati”.

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