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PER I 150 ANNI D’ITALIA, IL “BIBENDA DAY 2011” (ROMA, 14 MAGGIO) CELEBRA UNO DEI PIU’ GRANDI ENOLOGI ITALIANI, IL PROTAGONISTA DEL “RISORGIMENTO” DEL VINO ITALIANO: GIACOMO TACHIS, CON LE PIU’ GRANDI CANTINE ITALIANE E TANTI OSPITI D’ECCEZIONE

Italia
Le etichette di Tachis

Un grande uomo del vino, precursore della figura di enologo di nuovo stampo, al centro del “miracolo” del risorgimento vitivinicolo italiano del secondo dopoguerra, uno dei più grandi enologi italiani che, sbarcato dal Piemonte in Toscana negli anni Sessanta, forte di relazioni e conoscenze tecniche con l’enologia e con il mondo vitivinicolo della Francia, paese leader nel mercato mondiale del vino, diede l’impulso e l’esempio di una nuova enologia capace di confrontarsi ad alto livello con vini di assoluta eccellenza in grado di conquistare le posizioni di punta nelle classifiche internazionali. Nel “Centocinquantenario dell’Unità d’Italia”, il “Bibenda Day 2011” celebra Giacomo Tachis, alla presenza di alcune tra le griffe enologiche più famose del made in Italy e tanti ospiti d’eccezione. L’appuntamento è il 14 maggio, all’Hotel Rome Cavalieri, a Roma, nell’evento promosso da Ais - Associazione Italiana Sommelier e Bibenda, la rivista che festeggia il compleanno n. 10 (info: www.bibenda.it).
Dalla terra alla cantina, dalla cantina al mercato, Tachis è stato il grande costruttore di “vini nuovi” che implementarono direttamente o indirettamente tutta la produzione vitivinicola italiana fino al punto da allineare i vini italiani ai migliori vini del mondo. Per questo, l’Ais ha deciso di rendere omaggio a questa figura esemplare di grande italiano, nell’anno che storica ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
E lo farà con un originale “Magazzino delle Emozioni in 6 Tempi e 24 etichette”: “Terroirs di Toscana. Quattro territori interpretati con classe” (Guidalberto 2008 di Tenuta San Guido, Saffredi 2007 della Fattoria le Pupille, Sammarco 2006 di Castello dei Rampolla e Solengo 2003 di Argiano); “Laboratorio Sicilia. Nuove grandi espressioni dall’isola” (Ceuso 2007 di Ceuso, Tancredi 2007 e Contessa Entellina Mille e Una Notte 2006 di Donnafugata, e Litra 2000 di Abbazia Santa Anastasia); “Declinazioni dell’Autoctono. Tradizione, carisma, personalità” (Barolo 2004 di Pio Cesare, Carignano del Sulcis Superiore Terre Brune Riserva 2001 della Cantina Santadi, Duca Enrico 1997 di Duca di Salaparuta e Chianti Classico Riserva 1995 di Castell’in Villa); “Interazioni virtuose. Il dialogo tra le uve internazionali e quelle del territorio” (Tignanello 2006 di Antinori, Barrua 2003 di Agripunica, Pelago 2000 di Umani Ronchi e Camartina 1999 di Querciabella); “Il taglio bordolese. Genesi, storia, e gloria di quattro nuovi classici (d’Alceo 2006 del Castello dei Rampolla, Il Pollenza 2004 di Il Pollenza, Campora 2003 di Falchini e il San Leonardo 1999 della Tenuta an Leonardo); “Attingere l’Eccellenza. La ricerca del vino perfetto” (Sassicaia 2007 di Tenuta San Guido, Solaia 2004 di Antinori, Turriga 1997 di Argiolas e Barbaresco 1998 di Gaja). A guidare le degustazioni Massimo Billetto, Armando Castagno, Daniele Cernilli, Paolo Lauciani, Daniele Maestri e Daniela Scrobogna.

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