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Via libera al Def, la Coldiretti lancia l’allarme sul rischio dell’aumento Iva per i generi di prima necessità, vino e cibo inclusi: “sarebbe un duro colpo per la spesa delle famiglie italiane”

Il pericolo dell’aumento dell’Iva, di oltre un punto percentuale, che scatterebbe da gennaio 2019, riguarda anche beni di prima necessità. Ovvero generi alimentari di larga diffusione come carne, pesce, yogurt, uova, riso, miele e zucchero con aliquota al 10% e il vino e la birra al 22% che rappresentano componenti importanti nei consumi delle famiglie. A lanciare l’allarme è Coldiretti, dopo che il Consiglio dei Ministri ha varato il Def con il quadro tendenziale a legislazione vigente che incorpora l’aumento dell’Iva e delle accise.
“Va scongiurato l’aumento dell’Iva che sarebbe un duro colpo per la spesa delle famiglie italiane in alimenti e bevande che nel 2017, dopo cinque anni di valori negativi, ha invertito la tendenza e ha fatto segnare un balzo record del 3,2%, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ismea. La spesa alimentare - conclude la Coldiretti - è la principale voce del budget delle famiglie dopo l’abitazione con un importo complessivo di 215 miliardi ed è quindi un elemento importante per la ripresa dell’economia”.

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