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Con l’ok della Ue all’acquisizione di Monsanto da parte di Bayer si concretizzerà il matrimonio del secolo tra i giganti della biotecnologia. Coldiretti, “pericoloso per agricoltori, con il 63% del mercato dei sementi in mano a 3 multinazionali”

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Ok alla acquisizione di Monsanto da Parte di Bayer da parte della Unione Europea

Dall’Unione Europea arriva l’ok per l’acquisizione di Monsanto da parte di Bayer: nascerà così il colosso chimico-biotecnologico che deterrà la maggioranza del marcato in cui opera. Questa acquisizione, dopo quella di Syngenta da parte di ChemChina e la fusione tra DuPont e Dow Chemical, mette nelle mani di sole tre multinazionali il 63% del mercato delle sementi e il 75% di quello degli agrofarmaci, con un evidente squilibrio, secondo la Coldiretti, di potere contrattuale nei confronti degli agricoltori. Proprio il fatto che con la fusione si creerà una dominanza della nuova società su tutte le altre era il dubbio che aveva spinto la Ue a voler esaminare il caso prima di dare il suo consenso. Dopo mesi di trattative e dibattiti, si è giunti ad un accordo, che prevede che la Monsanto-Bayer cederà alla concorrente Basf tutta una serie di attività. Adesso, sta al commissario per la Concorrenza Margrethe Vestager verificare il rispetto degli impegni presi dall’azienda di Leverkusen: fino a quel momento la fusione è approvata, ma non potrà concretizzarsi.

Altra questione “calda” che preoccupava l’Unione Europea riguardo al matrimonio del secolo è la faccenda del glifosate, commercializzato in tutto il mondo proprio dalla Monsanto. Il principio attivo contenuto nei pesticidi usati in agricoltura è stato sotto la lente d’ingrandimento dell’Unione per mesi, fino a quando, lo scorso dicembre, ha rinnovato le autorizzazioni all’utilizzo e alla vendita sul mercato comune per altri cinque anni. In questo è stata decisiva la Germania, che dopo mesi di tentennamenti e astensioni sul voto, si è pronunciata a favore permettendo di mantenere in commercio un prodotto che ora diventa di proprietà della tedesca Bayer. La Commissione temeva però che si creasse una situazione di monopolio, e allora Bayer si è impegnata a cedere a Basf linee di ricerca per gli erbicidi non selettivi. In pratica si mette Basf nelle condizioni di trovare prodotti concorrenti al glifosato e vendere sul mercato erbicidi non selettivi.
L’evidente perdita di potere contrattuale dei miliardi di agricoltori di tutto il mondo che deriva dall’acquisizione della Monsanto da parte della Bayer, afferma la Coldiretti, si traduce in difficoltà economiche e occupazionali per gli agricoltori a livello globale, ma l’elevata concentrazione mette a rischio anche la libertà di scelta dei consumatori e gli standard di qualità e sicurezza alimentare, oltre che la stessa sovranità alimentare dei vari Paesi e la biodiversità dei singoli Paesi. È evidente la necessità per l’Italia di rafforzare il sistema dei Consorzi Agrari che sono l’unica struttura degli agricoltori italiani in grado, continua la Coldiretti, di sostenere il potere contrattuale delle imprese agricole di fronte al crescente strapotere delle multinazionali nel mercato dei mezzi tecnici.

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