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L’Italia si conferma regina dell’olio d’oliva di qualità, sbaragliando la concorrenza di Spagna, Grecia e Portogallo, aggiudicandosi 12 medaglie su 15 (Puglia, Liguria, Campania e Toscana) nel Concorso Sol & Agrifood (Verona 15-18 aprile 2018)

L’Azienda Agricola Intini di Alberobello (Bari), nella categoria “oli fruttato leggero”, la campana Marsicani Nicolangelo di Morigerati (Salerno), in “oli fruttato medio”; tra gli “oli fruttato intenso”, l’azienda toscana di Franci Giorgio a Montenero (Grosseto), la categoria “biologico”, l’unica in cui l’Italia non ha ottenuto l’oro, alla spagnola Almazaras de la Subbetica, di Carcabuey e, tra gli “oli monovarietali”, invece, la ligure Azienda Agricola Cassini Paolo, di Isolabona (Imperia): ecco i vincitori delle medaglie d’oro, nelle cinque categorie del Concorso di Sol & Agrifood (il Salone Internazionale dell’Agroalimentare di Qualità, Verona, dal 15 al 18 aprile, www.solagrifood.com/it) dedicato alle eccellenze dell’oro verde. I 13 giudici internazionali hanno incoronato a Veronafiere, nella cornice degli Evoo Days, l’Italia come regina indiscussa dell’olio d’oliva al concorso dedicato al mondo olivicolo più importante del mondo: il Belpaese è stato il più vincente, con 12 medaglie su 15 e ben quattro ori su cinque, sbaragliando la concorrenza di Spagna, Grecia, Slovenia, Libano, Marocco, Portogallo, Giappone e Cile.
“È un segno che il Concorso - ha commentato Claudio Valente, vicepresidente Veronafiere - sta andando nella direzione che come Veronafiere ci eravamo prefissati, cioè lavorare per promuovere il miglioramento del comparto oleicolo italiano e internazionale. L’olio extravergine di oliva è protagonista della nostra storia dal 1987: negli anni, intorno a Sol&Agrifood, abbiamo sviluppato una rete di eventi integrati come Sol d’Oro Emisfero Nord e Sud e gli Evoo days, sempre con l’obiettivo di far percepire il valore dei piccoli produttori legati ai territori di origine, rappresentare una efficace leva di marketing, senza dimenticare formazione e cultura del prodotto”.

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