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Sicurezza alimentare, l’importanza di una giusta comunicazione di food writer e blogger e le politiche agroalimentari del nuovo Governo in vista delle elezioni: ecco gli argomenti del Festival del Giornalismo Alimentare (22-24 febbraio, Torino)

Il tema della sicurezza alimentare è sempre più complesso e vasto: dal sempre maggior numero di informazioni sulle etichette dei prodotti presenti sugli scaffali dei supermercati alle iniziative culturali per fare informazione verso i consumatori, molto è stato fatto verso la trasparenza dell’intero settore agroalimentare, almeno per l’Italia. Un ruolo cruciale lo hanno avuto, e lo hanno, le varie piattaforme di informazione, dalle rubriche sui giornali ai blog, sempre più seguiti dalle persone: proprio sull’importanza del dialogo tra la ricerca e la divulgazione in tema di sicurezza alimentare è incentrato il Festival del Giornalismo Alimentare 2018, dal 22 al 24 febbraio a Torino (www.festivalgiornalismoalimentare.it), con il programma della tre giorni dedicata a food blogger, giornalisti freelance ed esperti del settore presentato oggi nella città sabauda. Al centro, la nomina da parte del Ministero dei Beni Culturali e delle Politiche Agricole del 2018 come anno della cucina italiana nel mondo, cui si lega l’importanza della sua diffusione, che va di pari passo con la sua protezione.
Con le elezioni politiche alle porte, la domanda sorge spontanea: “quali sono le politiche alimentari per la prossima legislatura?”. Proprio da qui si apriranno i lavori, la mattina del 22 febbraio, con un dibattito tra i principali enti e associazioni di categoria della filiera alimentare che avranno l’occasione di presentare le proprie aspettative e richieste da inserire ai vertici dell’agenda della prossima legislatura. Di conseguenza, il dibattito si sposterà sull’importanza di capire quanto il marchio “made in Italy” sia effettivamente garanzia di sicurezza e qualità e quanto sia minacciato da contraffazioni e prodotti dell’“Italian sounding”.

Al Festival del Giornalismo Alimentare saranno presi in considerazione anche i nuovi trattati di libero scambio dell’Europa con Paesi come Canada e Giappone che, ovviamente, riguardano anche il cibo. In questo la comunicazione sulla sicurezza alimentare è fondamentale, anche a livello europeo. All’ordine del giorno anche il giornalismo investigativo, con un focus sulla filiera alimentare e quello di denuncia sugli investimenti della criminalità organizzata nella ristorazione e nella distribuzione. Sarà aperto uno spazio di confronto tra vegani e onnivori, in collaborazione con la rivista Funny Vegan (www.funnyvegan.com), mentre panel di approfondimento saranno dedicati a prodotti “eccellenti” come latte, formaggio e carne e a una risorsa sempre più preziosa: l’acqua. Attenzione, poi, agli sprechi alimentari, anche attraverso progetti come “Una Buona Occasione” della Regione Piemonte; alle etichette e ai “nuovi cibi”, tra informazione sanitaria e cambiamenti climatici. La comunicazione delle aziende di food sarà un altro dei temi di riflessione, tra gestione di crisi e trappole del web e dei social media. Ma evidenziando anche iniziative innovative a supporto delle piccole realtà enogastronomiche locali come #MaestriDigital, progetto di formazione sull’utilizzo dei nuovi media ideato dalla Camera di commercio di Torino e rivolto ai Maestri del Gusto di Torino (www.maestridelgustotorino.com).
Il cibo sarà visto anche come fattore economico sempre più strategico nel mercato attuale e come
valore vincente per la comunicazione di un territorio, in questo caso quello piemontese, anche per merito di progetti come Bocuse d’Or, che nel 2018 si svolgerà per la prima volta in territorio piemontese (www.bocusedor.com).
Non mancheranno momenti di formazione e confronto tra le diverse anime della comunicazione alimentare e focus sulla deontologia professionale: dal seminario sui contributi per
un “giornalismo consapevole e responsabile” a quello dedicato alle “nuove frontiere dell’informazione 4.0.” tra freelance, food blogger, food writer e brand journalist, in collaborazione
rispettivamente con l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte e Stampa Subalpina. Accanto ai panel, tornano anche quest’anno gli eventi “off”: le danze si apriranno a Palazzo Birago, sede istituzionale della Camera di commercio di Torino, che ospiterà nelle sale auliche un aperitivo
dedicato alle attività camerali per l’agroalimentare: da Maestri del Gusto alla selezione dei vini
Torino Doc, miscelati in cocktail originali in collaborazione con l’Enoteca regionale dei vini della provincia di Torino e Onav. Protagonista della serata il nuovo progetto #MaestriDigital, proposto nella prima edizione a 23 eccellenti Maestri del Gusto. Il 23 febbraio invece sarà la volta del M**BUN, rivoluzionario slow-fast food di Torino (www.mbun.it), che organizza una serata di degustazioni alla scoperta della carne piemontese, materia prima fondamentale per gli hamburger del locale. Gli eventi off si chiuderanno il 24 febbraio, giornata dedicata agli educational sul territorio, in collaborazione con la Valle d’Aosta, Regione ospite di questa edizione del festival, che aprirà le proprie porte per un viaggio all’insegna di alcune delle più pregiate eccellenze enogastronomiche locali.
Tante sono anche le novità di questa edizione, e la più importante è il nuovo spazio business to business, dedicato alle aziende del food e ai professionisti della comunicazione, con l’obiettivo di incentivare l’integrazione tra questi due mondi. Da una parte del tavolo siederanno alcuni Maestri del Gusto di Torino e Provincia, selezionati dalla Camera di commercio di Torino in collaborazione con Slow Food Italia, altro sponsor del Festival (www.slowfood.it). Dall’altra, le nuove professionalità della comunicazione (blogger, social media manager, influencer), che potranno promuoversi come consulenti. Altra grande novità saranno i laboratori pratici in collaborazione con il Laboratorio Chimico della Camera di commercio di Torino, l’Istituto Zooprofilattico di Piemonte Liguria e Valle d’Aosta (www.izsto.it) e Smat, Società Metropolitana Acque di Torino (www.smatorino.it). Ed ancora lo Showlab in cui i partecipanti saranno coinvolti in prima persona nelle analisi di base su campioni di cibo contaminati da funghi e batteri, e passeranno poi alla lettura delle etichette. Infine, anche CinemAmbiente (www.cinemambiente.it) aderisce al Festival, organizzando un’edizione speciale intitolata “Una buona occasione al cinema” e dedicata al tema dell’alimentazione e della sostenibilità ambientale.

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