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Fiori, novel food, pietanze del Medio ed Estremo Oriente ma anche cibi super locali, ristoranti Data Driven e piatti “instagrammabili” e sugar-free: ecco i food trend del 2018 secondo The Fork, app numero uno nella prenotazione online di ristoranti

Fiori, novel food e cibi super locali, ma anche pietanze provenienti dal Medio e l’Estremo Oriente (in modo particolare dal Libano, la Siria e le Filippine), sugar-free e salutari, ristoranti intelligenti e piatti “instagrammabili”: se il 2017 è stato l’anno del cibo nero, degli avocado toast, del poke e del bubble tea, nei prossimi 12 mesi saranno questi i food trend che invaderanno le nostre tavole secondo TheFork, app numero uno nella prenotazione online di ristoranti (www.thefork.it). La piattaforma ha infatti raccolto le tendenze più quotate in base alle previsioni di pubblicazioni, ricerche del settore e dati della piattaforma stessa. Il risultato? Il 2018 sarà l’anno dei fiori: secondo la rivista online per gourmet Fine Dining Lovers (www.finedininglovers.it) saranno usati non solo per arricchire come preziose decorazioni i piatti, ma anche come essenziali e saporiti ingredienti per insalate, piatti vegetariani e tanto altro ancora.
Ogni anno il mondo dei foodie scopre la cucina di un Paese del mondo da venerare: c’è stata l’era del cinese, poi il giapponese e il sushi, ma anche il messicano, l’indiano... Il 2018 vedrà, secondo i numeri di ricerche su Google dei piatti tradizionali, lo splendore delle Filippine con il suo lumpia, sisig, longganisa e kare-kare. Per restare più vicini, in Medio Oriente, sempre per Fine Dining Lovers saranno Libia, Marocco, Siria e Iran le protagoniste gastronomiche del nuovo anno.
The Fork individua poi non un nuovo trend, ma “il” nuovo trend per eccellenza, di cui si discute ormai da tempo, tra chi è curioso e vuole provare nuove esperienze e chi lo rifiuta con riluttanza: i novel food. Dal primo di gennaio del 2018 anche in Italia è possibile allevare e produrre diversi cibi a base di insetti, ed ecco che millepiedi cinesi, tarantole, vermi giganti, bachi da seta, farfalle, cimici d’acqua, scorpioni, scarabei, grilli arriveranno nei menù dei ristoranti. Pregiudizi a parte, gli insetti sono la base della dieta di quasi 2 miliardi di persone, essendo ricchi di proteine e, per i più green, sono anche eco-sostenibili.
Forse tutte queste novità in arrivo da altri Paesi hanno spinto anche gli appassionati gourmand alla riscoperta delle tradizioni: National Restaurant Association, Bbc e Fine Dining Lovers sono tutti d’accordo che sulle tavole dei ristoranti arriveranno cibi sempre più locali. Specialty Food Association (associazione commerciale che comprende oltre 3.500 imprese, www.specialtyfood.com) cita tra le tendenze del 2018 anche l’ascesa del lato tradizionale della panetteria dove saranno sempre più utilizzati grani locali.
Di tendenza nel 2018, in continuità con l’anno precedente, anche l’attenzione per i cibi salutari, gli ingredienti biologici e etici. Sempre più ristoranti sono impegnati in programmi alimentari che combinano salute e bontà: un esempio per tutti è Intelligenza Nutrizionale di Niko Romito. Altri, invece, sono coinvolti in progetti che contrastano le disparità alimentari come il progetto Ristoranti contro la fame. Per Specialty Food Association, i consumatori inoltre continuano a cercare dolcificanti alternativi per avere un minore impatto glicemico, senza rinunciare al gusto.
Il 2018 non sarà solo l’anno dei trend alimentari in senso stretto, ma anche quello della tecnologia gastronomica. Secondo Restaurant Business (rivista specializzata nel settore della ristorazione, www.restaurantbusinessonline.com), la tecnologia sta continuando a supportare l’industria della ristorazione, e il futuro sono proprio i ristoranti Data Driven. Grazie a servizi tecnologici dedicati sempre più diffusi ed efficienti, l’utilizzo di piattaforme intelligenti permetterà ai ristoranti di offrire un servizio alla clientela sempre più personalizzato e curato. Inoltre, impiattamento, ingredienti colorati e particolari saranno la formula vincente per il successo: i piatti devono essere “instagrammabili”. The Fork vede in Instagram l’app per foodie per eccellenza, il social che dominerà la scena mondiale.

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