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Dopo aver detto addio al mondo dei vini fermi, il Gruppo Campari mette a segno un altro colpo nel mondo degli spirits di qualità, con l’acquisto del brand del Cognac francese Bisquit-Dubouché dal gruppo sudafricano Distell per 52,5 milioni di euro

Dopo aver detto addio al mondo dei vini fermi, con la cessione di tutte le aziende del proprio gruppo, in Italia e all’estero, il Gruppo Campari mette a segno un altro colpo nel mondo degli spirits di qualità, con l’acquisto del brand del Cognac francese Bisquit-Dubouché dal gruppo sudafricano Distell. Un’operazione da 52,5 milioni di euro, nei quali rientrano le giacenze, in particolare maturing stock valutato pari a 3 milioni di euro, i marchi, oltre agli impianti produttivi, ossia i magazzini per l’invecchiamento, le cantine di miscelazione e le linee di imbottigliamento.
Fondato nel 1819 da Alexandre Bisquit, il marchio Bisquit Cognac, come si legge nel comunicato del Gruppo Campari, è rinomato per la sua eccellenza, grazie a un processo di distillazione particolare, che permette una migliore concentrazione per aroma e morbidezza. L’offerta del brand include una gamma di cognac classici (Bisquit V.S. Classique, Bisquit V.S.O.P., Bisquit Prestige e Bisquit X.O.) e collezioni speciali ed edizioni limitate.
“Siamo molto soddisfatti dell’acquisizione di Bisquit Cognac - ha commentato Bob Kunze-Concewitz, Ceo di Campari Group - che rappresenta per noi un’opportunità di espandere la nostra offerta nella categoria del cognac premium, in forte crescita. Grazie al marchio super premium Bisquit Cognac e alla sua forte eredità, potenziamo la nostra offerta di brand premium di proprietà, ottenendo un mix di prodotti più ricco. Inoltre, acquisiamo uno stock significativo di cognac di ottima qualità, oltre a prendere il pieno controllo del processo di invecchiamento del cognac, creando opportunità di innovazione sul marchio. Da un punto di vista commerciale - continua Kunze-Concewitz - rafforziamo ulteriormente la nostra piattaforma distributiva, in particolare nel mercato del Sudafrica, dove abbiamo recentemente costituito la nostra organizzazione di vendita diretta. Inoltre, attraverso il business acquisito aumentiamo il nostro potenziale di crescita a livello internazionale, in particolare negli Stati Uniti e in Cina, mercati chiave per la categoria del cognac premium. Infine, miglioriamo ulteriormente la nostra esposizione al segmento premium del canale distributivo on-premise, sia nei mercati sviluppati sia in quelli emergenti”.
Esce dal gruppo, invece, un marchio storico delle bevande tricolore, Lemonsoda, ceduto ai danesi di Royal Unibrew A/S, per una cifra che sfiora gli 80 milioni di eur

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