02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Dalla corte del tartufo bianco ad Alba al vino, dai formaggi ai frutti antichi, in agenda si celebrano i prodotti dell’autunno. Full immersion per i bambini in campagna con “Fattorie Didattiche Aperte”. Al via una stagione nel segno delle bollicine

Dalla corte di “sua Maestà” il tartufo bianco ad Alba, alla vigilia dell’apertura del Mercato mondiale nella Fiera n. 87, ai vini, tra etichette più famose e nuove realtà da assaggiare grazie a tanti eventi nei loro territori, dai formaggi di montagna alla riscoperta dei frutti antichi, nell’agenda degli eventi segnalati da WineNews, si celebrano i prodotti dell’autunno. E, per far vivere una giornata immersi nella campagna autunnale anche ai più piccoli, oltre 120 Fattorie Didattiche del Veneto aprono le porte a tutte le famiglie, l’8 ottobre nell’iniziativa della Regione (www.regione.veneto.it), per stare a contatto con la natura, conoscere gli animali e i frutti della terra, riscoprendo valori genuini e le tradizione contadine, tra visite guidate, giochi sull’aia e con l’agritata, racconti e passeggiate nei campi.
In Alto Adige, è tempo di “Giornate del Riesling”, la “regina delle uve bianche” in primo piano a Naturno, dal 7 ottobre al 12 novembre, tra degustazioni con i produttori nel giardino d’inverno dell’Albergo Unterstell (con una verticale di Riesling di Markus Molitor, che con la sua tenuta nella regione vinicola della Mosella si annovera tra i produttori di Riesling più importanti e più interessanti al mondo), tour enologici nelle cantine della Val Venosta, delizie per il palato con gli chef, momenti di dibattito (le famiglie Platzner della Tenuta Falkenstein e Aurich dell’azienda Unterortl parleranno della viticoltura ad alta quota, dei terroir, della coltivazione della vite e della vinificazione), notti Wine & Music e con l’edizione n. 12 del Concorso nazionale di Riesling, con una giuria specializzata composta da esperti e intenditori italiani e stranieri che degusterà e giudicherà 66 Riesling italiani dell’annata 2016, di cui quasi la metà altoatesini, per poi determinare il vincitore del premio Riesling Gold (www.rieslingtage-suedtirol.merano-suedtirol.it). Prosegue anche “Vino culti-Vivere il vino” (fino al 14 novembre; www.merano-suedtirol.it), l’appuntamento autunnale per eccellenza di Merano e Tirolo con la cultura del vino e i piaceri per il palato. In Trentino, dal 7 al 29 ottobre prende il via la kermesse di eventi DiVin Ottobre - L’autunno colora la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino, tra passeggiate e degustazioni alla scoperta di colori, profumi e sapori autunnali, in cantine come Mori Colli Zugna (7 e 28 ottobre), Monfort e Mezzacorona (20 ottobre), La-Vis e con eventi come le Caneve Aperte per a cena a Cembra Lisignago con il Cembriani Doc (14 ottobre) e La Vigna Eccellente dedicato al Marzemino ad Isera (27-29 ottobre; www.tastetrentino.it). In Lombardia, a Milano, il 10 ottobre si celebra l’anniversario n. 120 della fondazione della Cantina Nino Negri (Giv-Gruppo Italiano Vini; www.gruppoitalianovini.com), con una verticale di sei annate storiche di Sfursat 5 Stelle con l’enologo Casimiro Maule. L’11 ottobre, invece alla Casa degli Atellani e Vigna di Leonardo, è di scena il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg “come non lo avete mai degustato” (www.vignadileonardo.com). Anche Cavit ha scelto Milano, per raccontarsi come “Una realtà unica dal daily al fine wine di qualità”, con una degustazione a cura dei suoi enologi e con il dg Enrico Zanoni il 12 ottobre al Milano Contract District (www.cavit.it). Lo stesso giorno proseguono gli appuntamenti con le bollicine francesi e italiane di e al Peck Italian Bar, con le cene con menu degustazione nelle quali ogni piatto - creato dalla chef Patrizia Finotti - viene elaborato in abbinamento agli Champagne Pol Roger (12 ottobre) e Perrier-Jouët (12 novembre), al Franciacorta di Bellavista (23 novembre), ancora allo Champagne Laurent-Perrier (6 dicembre) e di nuovo al Franciacorta di Ca’ del Bosco (13 dicembre; www.peck.it). Restando in città, se da più di un secolo la Milano-Sanremo, competizione ciclistica famosa nel mondo, ogni anno apre il calendario delle grandi gare professionistiche, 298 km su è giù per la Lombardia, il Piemonte e la Liguria, la Milano-Sanremo del Gusto, è un itinerario alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche di queste terre, che l’accompagna, da Milano fino alla Riviera ligure, passando per l’Oltrepò pavese, le colline del Monferrato e il Geoparco del Beigua, un circuito sulla rotta delle tipicità locali, tra ristoranti, cantine, frantoi e agriturismi, con la partecipazione dei principali consorzi agricoli, illustrato tappa per tappa al Village del Gusto a Milano (Darsena, 7 e 8 ottobre; www.milanosanremodelgusto.it), con showcooking, degustazioni e laboratori di cucina guidati da produttori, chef, maestri pasticceri e ristoratori dei territori coinvolti. E proseguono gli eventi che celebrano un territorio italiano eletto European Region of Gastronomy 2017: la Lombardia Orientale, nel progetto Erg-East Lombardy 2017 (www.eastlombardy.it), come “Arte e gastronomia: il colore del gusto”, rassegna gastronomica nei ristoranti di Cremona in occasione della mostra “Genovesino, natura e invenzione nella pittura del Seicento” le cui opere ispirano gli chef in menu colorati (fino al 6 gennaio 2018). Il “Giro d’Italia in 80 vini” Grandi Vigne, il marchio creato da Iper, La grande i che riunisce i vini d’eccellenza di piccoli produttori italiani (35, ad oggi, con 80 vini) e che celebra i suoi primi 10 anni con un tour in cui degustare i vini selezionati di questo brand esclusivo e conoscere la loro storia, con i consigli dei sommelier, fa tappa invece all’Iper Portello a Milano (fino all’8 ottobre, e il 21-22 ottobre all’Iper Arese; www.iper.it).
In Piemonte, lo storico ristorante Del Cambio a Torino ha inaugurato la stagione delle serate in cantina, per degustare i vini di grandi produttori di Langa e del mondo, accompagnati dal sommelier Davide Buongiorno e da un menù conviviale firmato dallo chef stellato Matteo Baronetto, immersi nella suggestiva atmosfera del “Tavolo della Cantina”, il nuovo spazio collocato nelle fondamenta fisiche e spirituali del ristorante, le cantine seicentesche, più antiche dello stesso locale, un caveau che conserva oltre 19.000 bottiglie e ben 2.200 etichette pregiate: nei calici gli Champagne Roederer (10 ottobre), il Ghemme di Torraccia Piantavigna (18 ottobre), il Barbaresco del Castello di Neive (25 ottobre), i vini di Michele Chiarlo (8 novembre), La Bussia di Prunotto (15 novembre), i grandi bianchi di Jermann (22 novembre), il Torgiano di Lungarotti (29 novembre), e 
i grandi vini del Collio Goriziano di Gravner (6 dicembre; www.delcambio.it). In Friuli, illycaffè e Università del Caffè, aprono le porte della sede di via Flavia a Trieste a tutti gli appassionati di caffè e non, per scoprire come nasce il blend unico illy divenuto ormai simbolo del made in Italy, i un calendario di appuntamenti tra visite dell’azienda e corsi di degustazione (fino al 30 novembre; www.unicaffe.illy.com). E fino all’8 ottobre alla Barcolana, la storica regata velica di Trieste, ci sono anche le eccellenze wine & food della Regione Friuli, con l’Ersa, l’agenzia per lo sviluppo rurale del Friuli Venezia Giulia, nello speciale Villaggio (www.ersa.fvg.it). Fino al 20 novembre, 25 tra i migliori ristoranti del Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia si sfidano al “Festival Triveneto del Baccalà - Trofeo Tagliapietra” a colpi di ricette originali e creative a base di stoccafisso e baccalà salato, con i giudizi tra i clienti, chiamati dalla Dogale Confraternita del Baccalà mantecato, dalla Venerabile Confraternita del Baccalà alla vicentina, dalla Vulnerabile Confraternita dello Stofiss dei Frati in collaborazione con Tagliapietra e Figli srl, una delle aziende leader in Italia nell’importazione, lavorazione e commercio di prodotti ittici in particolare del merluzzo (galà finale alla Cantina Sociale di San Bonifacio a Verona, il 4 dicembre www.festivaldelbaccala.it). Sempre in Veneto, fino al 9 ottobre, a Treviso, si radunano tutte le Denominazioni enoiche della Regione, dalla Valpolicella ai Colli Euganei, dalle Venezie ai Colli Asolani, dalla Marca Trevigiana fino alle colline di Conegliano e Valdobbiadene, in occasione di Carraresiwine 2017, nella Ca’ dei Carraresi, con 55 banchi d’assaggio e quasi 200 etichette in degustazione, ma ci sono anche lo Street Food & Fast Gourmet nell’Isola della Pescheria e piatti tipici della tradizione trevigiana rivisitati in versione street food nei ristoranti del territorio (www.carraresiwine.com). Tra gli eventi nell’evento, con il Consorzio Vini Venezia “Il Raboso del Piave incontra Carraresiwine” ( 8 ottobre; www.consorziovinivenezia.it), con la presentazione del libro del professor Ulderico Bernardi “Quando Raboso e Friularo si chiamavano vin moro” a cui seguirà una verticale di Raboso di Ca’ di Rajo, Cantina Pizzolato, Castello di Roncade e Ornella Molon, a partire dall’annata 2011. Aspettando, dal 12 ottobre al 12 novembre, il ritorno a San Zeno di Montagna (Verona), di “San Zeno Castagne, Bardolino & Monte Veronese”, il mese dedicato ai prodotti tipici del territorio con menù degustazione nei ristoranti (www.ristosanzeno.it).
In Emilia Romagna, a Modena, l’8 e il 9 ottobre, nella prestigiosa cornice del Forum Monzani, è di scena la prima edizione di “Modena Champagne Experience 2017”, che vuole essere il più grande evento italiano dedicato esclusivamente allo Champagne, promosso dal Club Excellence, associazione che riunisce 12 tra i più grandi importatori e distributori nazionali di vini e distillati d’eccellenza (www.champagneexperience.it), con protagoniste 90 prestigiose Maison ed oltre 350 tipologie di Champagne, con i produttori e Master Class, con verticali e degustazioni dedicate alla conoscenza di Champagne d’eccellenza o ad annate speciali e territori di produzione. A Comacchio c’è la Sagra dell’Anguilla, regina gastronomica, della piccola Venezia del Delta del Po (fino al 15 ottobre; www.comacchio.it). E il 7 e l’8 ottobre il Castello di Paderna a Pontenure (Piacenza) ospita “Frutti Antichi”, rassegna di piante, fiori, frutti dimenticati e prodotti di alto artigianato promossa dal Fai-Fondo Ambiente Italiano (www.fruttiantichi.net). In Toscana, a Montepulciano, patria del Vino Nobile, fino all’11 ottobre, ci sono “I Mercoledì del Nobile”, il ciclo di incontri nella nuovissima Enoliteca nella Fortezza, dove gli eno-appassionati hanno l’opportunità di scoprire storia, filosofia produttiva e caratteristiche dei vini del territorio in abbinamento ad alcuni dei migliori prodotti gastronomici locali presentati dalle aziende e dai ristoranti (www.consorziovinonobile.it). Ci si sposta a Firenze
per “Wine&Art Charity event”, una degustazione ed una mostra per costruire un parco giochi in un asilo a Betlemme, fino al 15 ottobre nella Chiesa di S.Salvatore in Ognissanti, promosse dall’associazione Onlus “Obiettivo Francesco”, in collaborazione con Florence Art Gallery, Consorzio del Chianti, Consorzio Chianti Rufina, Delegazione Ais Firenze, Associazione Borgo Ognissanti e Andrea Masi delle Cantine F.lli Bellini (www.consorziovinochianti.it). Ed è ripartita anche “Spoon”, la kermesse di chef stellati ai fornelli del Ristorante Borgo San Jacopo con lo chef Peter Brunel: da Antonio Guida (16 ottobre) a Philippe Lévéillé (16 novembre), da Carlo Cracco (20 novembre) a Mauro Uliassi (4 dicembre; www.borgosanjacopo.it). In Abruzzo, cento tra le etichette più belle d’Italia saranno in concorso al “Sextantio Vinorum”, a Santo Stefano di Sessanio (L’Aquila), in una mostra che avrà come protagonista l’ispirazione del genio artistico, la grafica utilizzata e l’originalità a cui il produttore si è ispirato, in Piazzetta delle Botteghe, il 7 e 8 ottobre, e negli spazi di Sextantio Albergo Diffuso nel borgo medioevale, dove le bottiglie formeranno una mostra itinerante che i visitatori potranno osservare attraversando tutto il Paese, formando una giuria popolare che tramite il proprio voto proclamerà al 50% il vincitore della prima edizione. Ma saranno presenti anche le cantine del territorio aquilano che faranno degustare i propri prodotti avvicinando il visitatore ai sapori tipici abruzzesi (www.santostefano.sextantio.it). Nel Lazio, a Roma è di scena EurHop! Roma Beer Festival, il Salone Internazionale della Birra Artigianale, al Salone delle Fontane dell’Eur fino all’8 ottobre, con oltre 70 birrifici, italiani e internazionali, più di 350 birre artigianali e i birrai, protagonisti di un settore sempre più fiorente (www.eurhop.com). E per la prima volta c’è anche il “Festival della Gastronomia”, evento promosso da Witaly e Luigi Cremona alle Officine Farneto (7-10 ottobre; www.festivaldellagastronomia.com), sul solco di Cooking for Art e Cooking for Wine, e per l’occasione anche il Salone “VitignoItalia 2018”, sbarca per la prima volta nella Capitale per una preview della kermesse di scena a Napoli con una selezione di 20 aziende, dal Trentino Alto Adige alla Campania (www.vitignoitalia.it), e ci saranno anche “I Capolavori” delle aziende di Confragricoltura (www.confagricoltura.it). Ma c’è anche la prima edizione di “Saucì-Festival della Salsiccia Aurunca”, l’8 ottobre al Castello Baronale di Minturno, promosso da Federcarni e Mare In Cantina, e dove sapienti artigiani della carne mostreranno al pubblico le diverse caratteristiche di un prodotto della cultura e della tradizione popolare del Lazio meridionale (http://bit.ly/2xV0fW4).
In Campania, c’è scena “Sementia”, l’evento ideato dalle Condotte Slow Food di Benevento e realizzato da Slow Food Campania, a Benevanto e Guardia Sanframondi, con il mercato e laboratori dedicati ai grandi tradizionali (fino all’8 ottobre; www.slowfood.it/campania). Ma c’è anche “Filari di Storia-2770 ab Urbe Condita”, il grande tour nei paesaggi archeologici e nell’enogastronomia millenaria dell’Ager Falernus (7-8 ottobre), alla scoperta di cultura, vigneti ed uliveti delle Terre del Falerno, tra visite ai musei archeologici ed ai resti archeologici delle ville rustiche romane e dei terrazzamenti del Monte Massico, dove venivano coltivate e trasformate le uve del leggendario Vino Falerno, tour nei vigneti e visite alle cantine dove attualmente è prodotto il Falerno del Massico Dop, pranzi e merende nelle cantine, di Carinola, Cellole, Falciano del Massico, Mondragone e Sessa Aurunca, terra di grandi attrazioni archeologiche ed architettoniche e di origine di ben tre produzioni Dop: il vino Falerno del Massico, l’Olio extra-vergine di oliva Terre Aurunche ricavato dall’oliva autoctona Sessana e la Mozzarella di Bufala Campana (www.facebook.com/terredelfalerno/). Un evento solidale è di scena in Sicilia: chef, produttori, cantine, ambasciatori della buona cucina siciliana, ma non solo, si danno appuntamento all’edizione n. 2 del Memorial la “Luce di Aurora”, all’Allegroitalia Siracusa Golf Monasteri di Siracusa, l’8 ottobre, su invito dello chef Marco Baglieri del ristorante Il Crocifisso di Noto, per un torneo di golf, una grande festa dell’enogastronomia dell’isola, e una cena di gala con oltre 40 chef siciliani accompagnati dai vini di altrettante cantine dell’isola, in favore di Dynamo Camp, associazione no profit che accoglie i bambini con gravi patologie in periodi di vacanze terapeutiche gratuite (www.lalucediaurora.it). In tutta Italia, infine, prosegue la maratona di “Cantine Aperte in Vendemmia”, nelle cantine del Movimento Turismo del Vino (www.movimentoturismovino.it), dal Piemonte (fino al 16 ottobre) alla Campania (fino a fine ottobre), dalla Lombardia (per tutto settembre) al Veneto (fino al 22 ottobre).
Spazio, infine al dibattito, tra gli eventi da segnalare, il 10 ottobre al Teatro Litta a Milano, con l’incontro di “Alleviamo la salute”, la campagna Coop volta a ridurre fino a eliminare l’uso di antibiotici negli allevamenti animali torna a far parlare di sé, sotto forma di Tedx con gli interventi dello storico Paolo Mieli, Philip Lymbery, ceo Compassion in World Farming, Charles Foster, veterinario e antropologo dell’Università di Oxford, il conduttore radiofonico e tv Federico Taddia e la giornalista Natasha Lusenti, con Marco Pedroni, presidente Coop Italia, e Stefano Bassi Presidente Ancc-Coop: sotto i riflettori la carne, vizi e virtù di un alimento dai metodi di allevamento alle nostre tavole, occasione per riflettere sulla necessità di un consumo consapevole (www.e-coop.it).

Focus - Il tartufo bianco ed Alba, un rapporto dai mille risvolti, motore economico, ispirazione continua per la gastronomia d’eccellenza, ambizione per i grandi vini del Piemonte, volano per il turismo ed attrattore culturale: ecco la “Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba” n. 87 (7 ottobre-26 novembre)
Il tartufo bianco ed Alba hanno un rapporto che va ben al di là del legame che si instaura, naturalmente, tra una città ed il suo prodotto gastronomico più rappresentativo. “Sua Maestà”, qui, è qualcosa di più: è motore economico, perché se il comparto del tartufo nel Belpaese vale mezzo miliardo di euro, una buona parte arriva dalle Langhe, è ispirazione continua per la gastronomia d’eccellenza, come racconta il protagonismo nei piatti dei grandi chef, è ambizione per i grandi vini del Piemonte, onorati di accompagnare una tale prelibatezza, è volano per il turismo ed è, sempre più spesso, attrattore culturale, specie, ma non solo, nei due mesi della “Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba”, di scena, con l’edizione n. 87, dal 7 ottobre al 26 novembre.
Otto settimane con il “gioiello della terra” al centro, e tutto il mondo intorno. A partire da quello del design, con una mostra promossa da Alessi, Centro Nazionale Studi Tartufo e Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, dal titolo “Truffle. Il Design Alessi incontra il Tartufo Bianco d’Alba” (fino al 26 novembre), con “Alba”, l’affettatartufi per il pregiato tubero designed by Ben van Berkel/UNStudio, ed i progetti ideati dai 15 designer coinvolti da Alessi. È, invece, visitabile fino al 12 novembre la video installazione “Holding the Milk”, firmata dalla sacerdotessa della performance art, Marina Abramović. Dall’8 ottobre al 3 dicembre, la Chiesa di San Giuseppe ospita l’esposizione dedicata al protagonista della Transavanguardia Enzo Cucchi, “Enzo Cucchi dalle Collezioni del Castello di Rivoli”, senza dimenticare la mostra “Poeti/Pittori/Poeti”, dal 4 novembre al 17 dicembre, con le opere, tra gli altri, di Carlo Levi, Eugenio Montale e Pier Paolo Pasolini, mentre il 13 ottobre c’è la consegna del “Premio Bottari Lattes Grinzane” allo scrittore inglese Ian McEwan. Ma proseguono, fino al 20 ottobre a Palazzo Banca d’Alba, la mostra “L’innovazione è la tradizione del nostro territorio”, per i 70 anni del Gruppo Miroglio, e “Classica - I concerti della Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba”, fino al 12 novembre.
Tornando alla Fiera, il suo cuore, come sempre, è ovviamente il Mercato Mondiale nel Cortile della Maddalena, che ospita anche i Foodies Moments con chef come Andrea Berton, Eugenio Boer, Cristina Bowerman, Marco Stabile, Ugo Alciati, Christian Milione, Flavio Costa, Wlater Ferretto, Andrea Ribaldone, Davide Oldani, Massimo Camia e Marc Lanteri, e speciali gemellaggi con territori d’eccellenza enogastronomica, con i “matrimoni del gusto” tra le colline di Langhe, Roero e Monferrato con i distretti agroalimentari di Chieri e il Chierese, della Città di Parma, della Regione Basilicata e della Città di Tokyo. Ma ci saranno anche l’Analisi sensoriale del tartufo, il Premio al Tartufo Reale, una lectio magistralis del nutrizionista Giorgio Calabrese e La Pina. Il momento enogastronomico più esclusivo sono come sempre le Ultimate Truffle Dinner, con l’idea di unire e abbinare in un evento esclusivo il Tartufo Bianco d’Alba con elementi unici della cucina internazionale come le ostriche, il manzo di Kobe, il caviale, il foie gras, lo Champagne e il Barolo, di scena il 25 ottobre al Guido Ristorante dallo chef Ugo Alciati e il 20 novembre al Ristorante 21.9 di Flavio Costa. Infine, nella Piazzetta Unesco, dal 5 ottobre, un’esposizione fino al termine della Fiera, celebra il terzo anniversario del riconoscimento delle colline di Langhe-Roero e Monferrato a Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco.
Ma il tartufo ha anche un “Official Sparkling Wine”, le bollicine dell’Alta Langa, protagoniste di appuntamenti in cui si esplorare tutte le sfumature dell’abbinamento Alta Langa e tartufo bianco che celebra un forte legame di sapori e tradizioni tra eccellenze dei frutti di Langa. E ancora, durante la Fiera, sull’esempio delle “École du Vin” francesi, c’è anche la “Wine Tasting Experience”, dedicata ai wine lovers, con al centro “Il gusto del territorio”, un percorso introduttivo tra le produzioni più caratteristiche del Piemonte, con la degustazione di quattro differenti vini fra Arneis, Dolcetto, Barbera, Nebbiolo, Barolo e Moscato, “I Cru del Barolo”, un viaggio scandito dalla degustazione di tre diverse etichette di Barolo, ed “I volti del Nebbiolo” con il confronto fra Barolo, Barbaresco e Roero spiegando le diverse espressioni del vitigno Nebbiolo.
Info: www.fieradeltartufo.org 

Focus - Tartufo e vino uniti dall’arte di Tullio Pericoli: Angelo Gaja e l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour presentano la mostra “Le colline davanti”, per diffondere la coscienza verso la bellezza del territorio Unesco delle Langhe-Roero e Monferrato. Il 12 novembre al Castello di Grinzane l’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba
Quando la sinergia tra uno dei produttori più leggendari d’Italia e l’Enoteca di riferimento del territorio piemontese confluisce nel condiviso intento di diffondere la consapevolezza verso una bellezza paesaggistica vitivinicola straordinaria, riconosciuta ufficialmente persino dall’Unesco, il risultato può tradursi in arte: nasce così la mostra “Le colline davanti” di Tullio Pericoli, uno dei più grandi pittori paesaggisti viventi, sostenuta con slancio da Angelo Gaja e dall’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, in occasione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, e ospitata ad Alba, fino al 26 novembre, nella Chiesa di San Domenico, con l’esposizione di 85 tele.
Il recente riconoscimento Unesco per i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato sta diffondendo una maggiore coscienza della bellezza costruita dal duro lavoro di generazioni e generazioni contadine e può diventare l’occasione per ravvivare, oltre alle iniziative e all’entusiasmo, anche i contenuti, i modi, le parole stesse usate nella comunicazione del vino e del territorio. Di questo sono convinti Angelo Gaja e l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, che l’hanno capito tra i primi. Insieme hanno lavorato alla realizzazione della mostra contribuendovi in modo complementare. Angelo Gaja ha agito d’iniziativa personale, motivando e accompagnando Tullio Pericoli nel suo inedito sguardo alle colline di Langhe-Roero e Monferrato, lavoro silenzioso e assiduo di un anno. L’Enoteca ha agito, invece, per iniziativa istituzionale al fianco dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, in virtù di una convinta attenzione ai temi del paesaggio, offrendo l’autorevole cornice del Castello-sito Unesco alla presentazione in anteprima delle opere e all’incontro dell’artista con la stampa. Una mostra che ha il privilegio di unire il vino al tartufo e che la rende testimone di un’acquisita maturazione di unità dell’intero territorio.
Senza dimenticare che il Castello di Grinzane Cavour, come da tradizione, fa da sfondo il 12 novembre, all’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba.
Info: www.castellogrinzane.com

Focus - Anche Torino ha la sua “Vendemmia” in città: succede il 14 e 15 ottobre, nei Palazzi, Musei, Portici, Residenze Reali e boutique del Salotto d’Italia, che ospitano in degustazione i grandi vini del Piemonte, interpretati anche dall’arte contemporanea
Anche Torino ha la sua “Vendemmia” in città: succede il 14 e il 15 ottobre, nei Palazzi, Musei, lungo i Portici e le vie, nelle Residenze Reali, boutique e gallerie del Salotto d’Italia, che ospitano in degustazione i grandi vini del Piemonte dai terroir più famosi. Si chiama “La Vendemmia a Torino - Grapes in Town”, e grazie a questo evento all’edizione n. 1 voluto da Regione Piemonte e Città di Torino, con la regia di Eventum, appassionati, curiosi e turisti, tra una visita e l’altra ai monumenti della città, potranno scoprire, assaggiare o ri-assaggiare le diverse espressioni del Piemonte enoico in percorsi degustazione in inedite quanto prestigiose location, e vederle interpretate, accanto ai temi del vino e della vendemmia, anche attraverso l’arte contemporanea dagli artisti di “Artissima”, tra le più portanti rassegne internazionali di scena a Torino.
La scelta di portare a Torino il meglio dell’enologia piemontese si deve anche all’esser custode di uno storico e celebre vigneto urbano, quello di Villa della Regina, nato oltre 400 anni fa e riportato a nuova vita nel 2004, gemellato con le due vigne di città più famose d’Europa: il Clos Montmartre a Parigi e il Wiener Gemischter Satz del Castello di Schönbrunn a Vienna. E, ora, dalla stessa Villa Regina ai Musei Reali, da Palazzo Birago a Palazzo Cisterna, dal Circolo dei Lettori all’Accademia Albertina, dal Mao Museo d’Arte Orientale a Camera-Centro Italiano per la Fotografia e non solo, il vino invaderà tutta la città, dai terroir più famosi della Regione, con cantine come Fontanafredda-Borgogno, Vigneti Massa, Poderi Gagliardo, Giulio Cocchi Spumanti, Tenuta Santa Caterina, Tenuta Roletto e Forteto della Luja, e i Consorzi Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, dell’Alta Langa, del Gavi, Nebbioli Piemonte, della Freisa di Chieri e Collina Torinese e dell’Ovada Docg, accanto a Le Donne del Vino e all’Associazione Monferace, e insieme all’Istituto Vermouth. “Questo evento inedito permetterà di promuovere il nostro patrimonio di eccellenze vitivinicole, e la storia e le tradizioni ad esse collegate - spiega Antonella Parigi, assessore alla Cultura della Regione Piemonte - e sarà un’occasione per fare di Torino una vetrina privilegiata per far conoscere questo importante settore della nostra economia e della nostra cultura ad un pubblico il più ampio possibile”.
Il format prevede anche un Paese ospite, che nella prima edizione, sarà il Perù con 40 produttori vitivinicoli presenti, per degustare il celebre Pisco, mentre il Circolo degli Artisti esporrà opere pittoriche di importanti artisti peruviani. La produzione vitivinicola piemontese e quella peruviana sono infatti un esempio di viticoltura eroica e di montagna, un’affinità raccontata anche al Museo della Montagna. Tra gli eventi correlati, “Portici divini”, nei “Portici e Gallerie di Torino”, con i caffè, i ristoranti e le pasticcerie che ospiteranno sotto le arcate i produttori del Canavese, Collina Torinese, Pinerolese e Valle di Susa, mentre in piazza Vittorio Veneto saranno proposti incontri pubblici tematici. Con “Dopo l’Unesco, agisco!”, invece, sarà realizzato un set fotografico, dedicato ai paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato, per la selezione dei nuovi testimonial del progetto. E saranno molte, infine, anche le occasioni didattiche con laboratori per adulti e bambini, e workshop, insieme al Salone Internazionale del Libro di Torino.
Info: www.vendemmiatorino.it

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024