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Altro che mete in voga e piatti sofisticati! La scelta ideale degli italiani per quest’estate 2017, secondo uno studio Doxa/Ichnusa, è la vacanza “fuori rotta”: mete inesplorate, per rallentare con tanta natura e cucina autentica territoriale

Vivere esperienze autentiche, andare fuori dai soliti percorsi e scegliere in autonomia, in viaggio come a tavola. Conta poco che la destinazione prescelta sia alla moda, le vacanze per il 58% degli italiani si organizzano da sé e sono il momento per rallentare e prendersi il proprio tempo. A tavola premiano un ritorno alla genuinità all’insegna della territorialità e apprezzano un buon bicchiere di birra, giudicata da 1 italiano su 2 la bevanda meno di routine. Emerge dalla ricerca Doxa/Ichnusa “Gli italiani e la routine. Fuori dalle rotte per ritrovare se stessi”, che ha indagato le preferenze degli italiani in fatto di viaggi e vacanze.
Location in voga e mete di tendenza? No grazie. Gli italiani prediligono sentieri poco battuti, tanto che per oltre 32 milioni (73%) la meta ideale è inesplorata e fuori dai soliti itinerari, magari poco nota, ma proprio per questo meritevole di una visita e capace di emozionare. Sono desiderosi di lasciarsi alle spalle metropoli e monotonia: il 94% parte spinto dal desiderio di conoscere ed esplorare un luogo, incuriosito da cultura e tradizioni. Viene considerato molto rilevante il contatto con la natura: per l’84% degli italiani avere la possibilità di immergersi in luoghi incontaminati diventa un elemento prioritario nella scelta delle proprie vacanze. Hanno meno peso altri aspetti, come andare in una meta famosa (64%), fare sport (42%) o trascorrere le vacanze in un posto alla moda (28%). Conta molto invece la cucina: una forte cultura gastronomica è un aspetto rilevante per il 73%.
Anche in fatto di cibo però si tendono ad evitare le ultime tendenze, piatti sofisticati e cucina fusion: l’86% degli italiani predilige cibi genuini e tipici di un territorio. Nei cuori degli italiani sembrano quindi perdere quota cucina fusion, chef stellati e innovazione, a vantaggio dell’autenticità. Ecco allora che per oltre 8 italiani su 10 (86%), di qualsiasi età e provenienza geografica, vale di più, a tavola, la ricerca di cibi genuini, tipici di un certo territorio. Molto meno rilevanti altri aspetti, come la ricerca di nuovi ingredienti e abbinamenti insoliti (22%), le novità (22%) o le tecniche di cottura alternative (18%). Con qualche significativa differenza in base all’età: se l’autenticità sembra infatti mettere d’accordo nonni e nipoti, gli under 25 sono molto più attratti dalle ultime tendenze (38%) e dall’innovazione (30%).
Andando a scoprire quali sono i piatti considerati più interessanti, vediamo che ai primi posti ci sono quelli magari imperfetti al primo assaggio ma capaci di sorprendere (83%). Sono quei piatti in grado di raccontare una storia, preparati da secoli nello stesso modo, senza contaminazioni e compromessi (83%). Ma la predilezione per una cucina “eroica”, capace di emozionare con pochi semplici ingredienti, porta anche alla scoperta e alla ricerca di ristoranti e osterie che “valgono il viaggio”, per la loro genuinità e originalità, anche se fuori dagli itinerari classici (79%). I fast food vengono promossi dal 41% come soluzione comoda in viaggio, mentre solo il 28% dichiara di scegliere sulla base della notorietà dello chef e delle segnalazioni sulle guide.
Ma che si beve assieme a questi cibi genuini? Sembra cada sulla birra la preferenza degli italiani, per cui è la bevanda “spezza” routine (più del vino) per 1 italiano su 2. Con il 49% delle preferenze, la birra viene considerata molto “meno di routine” rispetto al vino (34%), e alle altre bevande alcoliche e analcoliche (17%). Quali caratteristiche deve avere una birra per andare incontro ai gusti degli italiani? Le birre più amate sono quelle dal gusto originale e distintivo, non omologato. Quelle birre capaci di emozionare, con un’anima e una storia, ancor più se legate ad un territorio di> riferimento: valore più importante (40%), strano a dirsi, dell’essere artigianali (21%). Molto apprezzate le birre leggere e dal gusto fruttato (38% delle preferenze) rispetto a quelle complesse e strutturate (preferite dal 15%).
Un altro aspetto importante è l’indipendenza: per il 58% degli italiani il viaggio dei sogni si sceglie e si programma in autonomia. Un momento in cui rallentare e prendersi il proprio tempo per scoprire la vera anima di un luogo. Con grande distacco c’è un 18% di viaggiatori (soprattutto giovani, under 25) adrenalinici, che amano l’avventura e l’improvvisazione e desiderano vivere esperienze fuori dall’ordinario. In minoranza i viaggiatori “mordi e fuggi” (16%): sono quelli che preferiscono un viaggio organizzato in cui visitare tanti luoghi in poco tempo, con spostamenti veloci e razionali (soprattutto over 65). Solo un 4%, infine, ricerca il lusso e dà importanza all’esclusività della location e al fatto che sia alla moda.
Di certo la Sardegna risulta essere in cima alle mete più scelte dagli italiani in vacanza, tanto che 1 italiano su 2 (in un momento o nell’altro della sua vita) ha trascorso le sue vacanze in questa regione. Sorprende scoprire quali sono le esperienze preferite da chi ama la Sardegna, quelle ritenute più coerenti con questa terra “fuori dalle rotte”: niente locali vip o spiagge modaiole, ai primi posti si posizionano infatti tre attività davvero “unconventional”: mangiare in un vero agriturismo dell’entroterra (73%), scoprire la cultura di un passato lontano, tra nuraghi e rovine fenicie o romane (67%), e bere un bicchiere di birra locale, Ichnusa (che gli italiani conoscono e amano, tanto che viene indicata da 9 su 10 come “la” birra di Sardegna), sotto un albero in riva al mare (44%). A seguire escursioni in luoghi insoliti (41%), trekking nell’Ogliastra (39%) e avventure nella Barbagia più autentica (37%).

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