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Ad un anno dal voto sulla Brexit, dalla Gran Bretagna arrivano segnali contrastanti. Calano i consumi di vino, mentre la spesa alimentare, in Gdo come online, torna a correre: nelle ultime 12 settimane acquisti a +5%, ma pesa l’inflazione

Ad un anno esatto dal voto sulla Brexit, che ha sancito la volontà del Regno Unito di lasciare l’Unione Europea, il quadro non è ancora chiaro, né dal punto di vista politico né, tanto meno, da quello economico. Da Londra, infatti, continuano ad arrivare dati contrastanti: da una parte il prezzo del vino allo scaffale, nel primo bimestre 2017, ha toccato vette mai raggiunte prima (5,56 sterline a bottiglia), con un conseguente calo degli acquisti che ha colpito anche il vino italiano (che nel periodo ha perso il 7% del proprio fatturato), dall’altra un inatteso quanto marcato cambiamento negli acquisti alimentari in Gdo, che nelle ultime 12 settimane sono cresciuti del 5%, con l’e-commerce che fa anche meglio: +11%.

Un dato da prendere con le pinze, dettato principalmente dalla crescita dell’inflazione, su del 3,2% nello stesso periodo, ma difficilmente pronosticabile in un clima caratterizzato dall’incertezza, che a fine anno porterà 133 sterline in più nel carrello della spesa delle famiglie inglesi. Da sottolineare la performance di Ocado, retailer online cresciuto del 10,7%, arrivando ad una quota di mercato dell’1,3%, ma fanno persino meglio, restando nell’online, Aldi (+18,7%) e Lidl (+18,8%). Ma a crescere sono un po’ tutti, a cominciare dai “big four”: Tesco (+3,5%), grazie ai suoi punti vendita più grandi, Sainsbury (+3,1%), Morrisons (+3,7%), spinto dalle private label, e Asda (+2,2%), l’unica che registra una crescita maggiore dei grandi brand rispetto ai prodotti a marchio. Bene, sulla scia dei più grandi, anche Waitrose (+5,5%) e Co-op (+2,2%).

Non si registra invece nessuno scossone nella ripartizione delle quote di mercato tra i diversi player della Gdo, con l’eccezione della catena dei surgelati Iceland (+0,1%, a 1,1%). Indicativo quanto successo tra gli scaffali di Waitrose nell’ultima settimana, quando l’ondata di caldo che ha investito l’Europa, non risparmiando la Gran Bretagna, ha spinto gli acquisti di rosé al +108% sulla settimana precedente, anche grazie ad un’abile scelta in sede di scontistica, con il -25% sul prezzo di tre bottiglie.

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