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Foto, ricette ed un approccio diverso: ecco “I migliori ristoranti d’Italia - Le stelle della Guida Michelin”, edizione speciale con tutte le stelle della “rossa”, firmata con il Consorzio del Brunello di Montalcino, raccontata a WineNews da Marco Do

Non Solo Vino
L’edizione speciale “I migliori ristoranti d’Italia - Le stelle della Guida Michelin” in collaborazione con il Consorzio del Brunello di Montalcino

“Non una guida per viaggiatori, come la Michelin, ma una guida che spinge a viaggiare”: così Marco Do, direttore comunicazione della Michelin Italia, racconta a WineNews l’edizione speciale “I migliori ristoranti d’Italia - Le stelle della Guida Michelin”, che comprende tutti i 342 ristoranti stellati della Guida Michelin Italia”, realizzata per la prima volta in collaborazione con un consorzio del vino italiano, quello del Brunello di Montalcino, nelle celebrazioni per i suoi 50 anni.

“Non è solo una estrapolazione, ma una rielaborazione dei contenuti della Guida Michelin, presentati in modo diverso. Nella parte introduttiva, firmata dal Consorzio, c’è la storia del territorio, e poi per tutti i ristoranti c’è una presentazione diversa da quella della Michelin “tradizionale”. C’è il nome dello chef in evidenza, una descrizione dell’ambiente e della cucina, le ricette più significative, e per i ristoranti con Tre Stelle anche la foto dello chef e del ristorante. Una guida che oggi viene presentata qui, a Montalcino, ma è già anche nelle librerie per essere venduta, firmata Michelin e Consorzio del Brunello di Montalcino”.


Ma perchè proprio il Consorzio del Brunello, per questa “prima volta” con un consorzio del vino, e non altri territori? “La nostra collaborazione è nata nelle celebrazione della 60esima edizione della Guida Michelin, qualche anno fa, da allora abbiamo fatto molte iniziative insieme - tra cui la piastrella celebrativa dell’annata 2016 per “Benvenuto Brunello”, ndr -, e mi sono reso conto, ascoltando la storia del Consorzio, che abbiamo valori in comune. Il rigore, il metodo, la ricerca della qualità ed anche il coraggio di portare avanti un’idea, e di combattere per quell’idea”.

Possibile pensare ad altre iniziative simili con altri territori? “Al momento siamo estremamente soddisfatti della collaborazione con il Consorzio del Brunello, sia dei lavori fatti che dei rapporti umani, quindi per ora non pensiamo ad altro. Poi in un domani, si vedrà”.

In ogni caso, un bell’endorsement reciproco, tra la guida ai ristoranti più celebre al mondo, ed il Consorzio che tutela uno dei vini più importanti della scena mondiale: “la collaborazione tra il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino e Michelin nasce da una visione comune che è fondata sulla continua ricerca dell’eccellenza e della qualità e ci offre l’opportunità di consolidare la visibilità e l’importanza del Brunello nel mondo”, commenta il presidente del Consorzio Patrizio Cencioni.

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