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“La rete siamo noi”: educazione al gusto, conoscenza, informazione al centro di Slow Fish, dal 18 al 21 maggio a Genova, dove cuochi, artigiani e pescatori racconteranno la valorizzazione della filiera del pesce ed i suoi effetti su salute e ambiente

Educazione al gusto, conoscenza scientifica e impegno per la tutela degli ecosistemi acquatici: questi e molti altri gli obiettivi di Slow Fish, evento Slow Food Italia e
dalla Regione Liguria (in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, Ambientali e Forestali) che ogni due anni a Genova riunisce gli esperti di ogni settore riguardante il mondo ittico. Artigiani, cuochi e pescatori da tutto il mondo si incontreranno per condividere e sostenere un approccio buono, pulito e giusto alla filiera ittica, alla biodiversità marina e all’equilibrio delle acque dolci.
Il tema di questa edizione, di scena dal 18 al 21 maggio, è “la rete siamo noi”, che riunisce al suo interno tutti gli aspetti della manifestazione: conferenze, stand gastronomici, show cooking, all’insegna dell’informazione sul cambiamento climatico, la valorizzazione delle risorse sul consumo di pesce e sui suoi effetti sulla salute delle persone e degli ecosistemi, su quella dei mari e dei fiumi. E per chi vuole vedere i protagonisti della rete internazionale sbizzarrirsi ai fornelli, l’appuntamento è tra le bancarelle di pesce fresco e conservato, olio, sale e spezie del Mercato con i fish-à-porter: una cucina, nello stile della Boqueria di Barcellona, nella quale cuochi e pescatori si alternano preparando piatti semplici e gustosi e spiegandone la storia, gli ingredienti, le particolarità.
Ma non finiscono qui le novità di Slow Fish 2017, che si affiancano agli appuntamenti ormai immancabili per gli habitué della manifestazione genovese: oltre all’Enoteca con 300 etichette italiane, Piazza delle Feste ospita la Mixology, per imparare a bere consapevolmente e carpire tutti i segreti dai migliori bartender genovesi. Ai calici di vino e ai cocktail si abbinano le creazioni di Pizza n’ Fish, con i pizzaioli italiani attenti alla ricerca delle materie prime di stagione e del proprio territorio, e le proposte del Punto Gamberi, per apprezzare i gamberi rossi e rosa appena pescati nelle acque sanremesi, nelle loro forme più pure e sublimi, semplici ed essenziali.
Gli amanti della tradizione brassicola italiana possono, invece, soddisfare la propria curiosità ricercando il proprio stile in Piazza Caricamento e abbinando a un buon boccale di birra lo street food delle Cucine di strada, dei Food truck e degli spazi delle regioni italiane: un vero e proprio condensato di tradizioni gastronomiche regionali on the road.
Per completare in bellezza la giornata a Slow Fish, ecco i grandi nomi della gastronomia italiana negli Appuntamenti a Tavola: sei cene i cui protagonisti sono piatti che parlano di acque dolci e mari aperti.
Maurizio e Sandro Serva titolari di “La Trota di Rivodutri” (Ri), “Cavo Ristorante” di Giorgio Dal Forno, del Ristorante “Ai tre canai” di Marano Lagunare (Ud) con Corrado Scaglione e Valeria Mosca; Luigi Taglienti de “Il Lume a Milano”; la cucina del Marin si fa in quattro ed è affidata alle cure di Roy Caceres, colombiano alla guida del “Metamorfosi” di Roma, il giapponese Yoji Tokuyoshi del ristorante di Milano, Elvio Milleri da “Era Ora” a Copenaghen, econ loro, il padrone di casa Marco Visciola; lo chef due stelle Moreno Cedroni del suo “La Madonnina del Pescatore” di Senigallia (An) e lo chef Mauro Colagreco, sempre due stelle Michelin, del “Mirazur” di Menton.

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