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Il cibo ai tempi dei Millennial, i nuovi food trend, le start up più innovative: il futuro del cibo e il cibo del futuro tra farina di grilli e bacon veg a “Seeds&Chips”, The Global Food Innovation Summit (8-11 maggio, Fiera Milano). Con Barack Obama

Non Solo Vino
Barack Obama, ex Presidente Usa

Il cibo ai tempi dei Millennial, artefici di una vera e propria food revolution nel modo in cui si acquista, si ordina, si cucina, si consuma e si condivide; i nuovi food trend influenzati dalle scelte di questi nativi digitali sempre più connessi, informati e “on the go”; dai Millennials diventati guru internazionali nel settore foodtech, ai “teenovator”, gli under 18 che hanno una loro visione di innovazione in campo alimentare; le istituzioni, le Università, gli investitori e le personalità più autorevoli, ma anche le aziende, gli acceleratori, gli incubatori e le starp up di maggior successo nel ripensare l’agricoltura e lo sfruttamento delle risorse oggi disponibili, per sfamare un Pianeta sempre più popolato, e grazie a ricerca e tecnologia. Il futuro del cibo e il cibo del futuro più nutritivo e sostenibile, tra farina di grillo e micrortaggi, bacon vegano e gamberi di alghe, sono di scena a “Seeds&Chips”, The Global Food Innovation Summit n. 3 (8-11 maggio, Fiera Milano Rho; www.seedsandchips.com), evento di riferimento a livello mondiale nel campo della Food Innovation, con al centro soluzioni, talenti, temi, modelli e innovazioni tecnologicamente all’avanguardia e provenienti da tutto il mondo, che stanno cambiando il modo in cui il cibo è prodotto, trasformato, distribuito, consumato e raccontato per rispondere alle nuove sfide alimentari, dalla nutrizione del futuro alla food security, al diritto al cibo, e che raccoglie l’eredità di Expo 2015, in sinergia con “TuttoFood” (8-11 maggio, Fiera Milano Rho; www.tuttofood.it), per fare di Milano l’hub internazionale dell’innovazione del settore. Il Summit è stato scelto dall’ex presidente Usa Barack Obama per una tra le prime uscite pubbliche dopo il suo mandato, ospite d’onore, per la prima volta a Milano, il 9 maggio, per un “keynote speech”, insieme a Sam Kass, lo chef e consulente nutrizionale della Casa Bianca sotto la sua Amministrazione “salutisticamente” rivoluzionaria.
Accanto all’ex presidente Usa, tra le illustri presenze internazionali e italiane, ci saranno Kerry Kennedy, presidente del Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights, il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Maurizio Martina, Livia Pomodoro, presidente del Milan Center for Food Law and Policy, Fabio Gallia, ad di Cassa Depositi e Prestiti, Luigi Bonini, senior vice president Global Product Innovation di Starbucks, il presidente di Illycaffé Andrea Illy. l’ex Ad di Esselunga Giuseppe Caprotti, il vice presidente di Slow Food International Edward Mukiibi, la fondatrice e presidente di Food Tank Danielle Nierenberg, accanto ad esponenti della Commissione Europea e del Parlamento Europeo.
“Tra le sfide che l’industria del cibo si trova ad affrontare oggi - spiega Marco Gualtieri, ideatore di “Seeds&Chips” - c’è quella di dare una risposta concreta alle esigenze di un nuovo pubblico, i Millennials. Sono loro, che con nuove abitudini di consumo e di acquisto e, grazie ai potenti mezzi tecnologici a disposizione, stanno dando vita ad una food revolution globale e tutti noi dobbiamo essere consapevoli e pronti al cambiamento”. E proprio “How millennials are changing the food industry” è la conferenza che l’8 maggio aprirà il Summit, con la partecipazione di due Millennials diventate guru internazionali nel settore foodtech: Danielle Gould, ceo di Food+Tech Connect, la più grande community al mondo dedicata a tecnologia alimentare e innovazione e Deepti Sharma Kapur, ceo e fondatrice di FoodtoEat, servizio online che permette di ordinare cibo dai migliori ristoranti locali, food truck, chioschi e ristoratori, nato per avvicinare i piccoli venditori alle potenzialità della tecnologia. Ma la generazione Y sarà la vera protagonista dell’evento e per ogni conferenza sarà presente almeno un relatore che abbia meno di 30 anni. Ogni sessione, inoltre, sarà aperta da un “teenovator” under 18. Sempre ai giovani è dedicato lo spazio “Give me five”, che consentirà agli startupper di incontrare un leader per 5 minuti, al quale potranno illustrare le proprie idee e strategie. Del resto oggi i millennials rappresentano un pubblico sempre più attento alla qualità, alla salute, alla sostenibilità e alla novità: rispetto alle generazioni precedenti, i nativi digitali spendono di più in cibo - la spesa annua negli Usa è di 1,4 trilioni di dollari - ma sono anche più informati su ciò che mangiano. Una generazione molto esigente e consapevole, che rivolge grande attenzione alla qualità del prodotto e alle proprietà benefiche e nutrizionali degli alimenti, l’80% vuole infatti sapere di più sulla provenienza e la tracciabilità del cibo che consuma. Tra i food trend: l’alto gradimento di alimenti organici, biologici e a Km zero, l’attenzione per la sostenibilità ma anche la richiesta di un’offerta più ampia di prodotti.
Nel ricco calendario di conferenze, autorevoli esperti del settore che si confronteranno sugli scenari più significativi dell’alimentazione, della produzione e dell’approvvigionamento di cibo. In particolare, alla special conference “Feeding the Cities-Urban and Vertical Farming” dedicata alla coltivazione sostenibile nelle grandi metropoli, prenderanno parte i sindaci delle principali capitali mondiali con il keynote speech del Sindaco di Milano Giuseppe Sala ad aprire i lavori. Nella conferenza “Food Security for developing countries” si affronterà invece il tema dell’approvvigionamento alimentare nei Paesi in via di sviluppo. “Sarà un’occasione per riportare all’attenzione di tutti un tema estremamente importante e profondamente legato alla nostra città che, con il Milan Urban Food Policy Pact, il documento che ha saputo tradurre in azioni le politiche alimentari al centro di Expo 2015 e che si fonda non solo su progetti concreti per ridurre lo spreco e garantire l’accesso al cibo sano ma anche sulla collaborazione tra tutte le grandi città del mondo, ha dimostrato di avere la capacità e la forza di guidare e farsi portavoce di un cambiamento più che mai necessario”, ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala.
Cosa ci sarà nei nostri piatti tra qualche anno? È l’altra delle domande cui cercherà di rispondere il Summit, raccontando e mostrando i “super food” che sfameranno il mondo. Secondo recenti stime delle Nazioni Unite, entro il 2050 la popolazione mondiale passerà dagli attuali 7 ai 9,7 miliardi, circa 2,5 miliardi di persone in più, che popoleranno la Terra e che bisognerà sfamare raddoppiando la produzione di cibo, riducendo al massimo gli sprechi e, in particolare, sperimentando generi alimentari alternativi. Per questo ampio spazio sarà dedicato a come affrontare questa cruciale sfida mondiale, dalla nutrizione del futuro, alle nuove tecniche di produzione alimentare fino alla food security e al diritto al cibo, sano, sostenibile e accessibile a tutti, sulla base anche dei valori ereditati da Expo2015, e non ci si dovrà sconvolgere se tra qualche anno sui nostri piatti appariranno gustosi snack di grillo e micro-prodotti naturali dalle caratteristiche nutritive sorprendenti o bacon e gamberi a base di alghe. Le soluzioni sperimentate da alcune tra le start up più innovative rappresentano un esempio di come il Pianeta deve prepararsi ad affrontare queste sfide.
Insieme a 63DE-SIGN, il Summit lancia anche l’edizione n. 1 del contest internazionale di Food Innovation Nextfood Award by Image Line (azienda Hi-Tech italiana specializzata in soluzioni digitali per l’agricoltura), alla ricerca dei migliori prodotti con caratteristiche di innovazione e sostenibilità, per premiare la creatività di una start up che crede nella forza, nei valori e nella qualità del proprio operato con prodotti a proprio marchio (la premiazione a “Seeds&Chips”; www.nextfoodaward.com).
Al centro anche temi come i big data, le tecnologie nel ristorante, il supermercato del futuro, la crescita della sharing economy, le applicazioni delle stampanti 3D nel food, e insieme a “TuttoFood”, il Salone internazionale dell’agroalimentare di Fiera Milano, l’e-commerce con l’accordo con Netcomm, mentre il Consorzio del Commercio Elettronico promuoverà l’eCommerce Food Lab, un hub con Digital Events che favorirà il networking tra operatori B2B e dove si svolgeranno workshop e conferenze, con visitatori professionali da 110 Paesi, inclusi decisori aziendali, esponenti del retail e della gdo e soprattutto buyer qualificati, in particolare oltre 2.200 hosted buyer dai mercati più dinamici, tra i quali Usa, Europa (Germania, Francia e Spagna), Nordamerica (Messico) e Sudamerica (Brasile). E tra codici QR che hanno reso “intelligenti” le confezioni, le app georeferenziate per monitorare i coltivi tramite Gps e altre che ci stupiranno tra pochi anni, ottimizzando le risorse in base alle condizioni climatiche, le tecnologie che stanno rivoluzionando il comparto agroalimentare saranno al centro anche di “TuttoFood”. Tra gli eventi, di “Stili di vita e consumi alimentari, tra rischi e opportunità per gli operatori del food nel largo consumo” si parlerà con Angelo Massaro e Marco Limonta, ad e business insights director Iri, Antonio Carstulovich, dg commerciale Ferrarelle Spa, Mario Gasbarrino, ad Unes, Giorgio Santambrogio, ad Gruppo VéGé e presidente Adm-Associazione Distribuzione Moderna, e Mario Zani, dg Eurocompany S.r.l. (9 maggio). “Fiera Milano raccoglie il testimone di Expo e diventa protagonista della rivoluzione agroindustriale 4.0 - sottolinea il presidente Roberto Rettani - l’alleanza con “Seeds&Chips” integra l’offerta multisettoriale di “TuttoFood” con il comparto hi-tech, aggiungendosi alle numerose partnership istituzionali che apportano competenze specializzate. Nell’ultimo anno si sono stabiliti a Milano oltre 50.000 under 40, molti dei quali studenti, professionisti della conoscenza: la città è sempre più un hub d’innovazione, anche food, e questa alleanza è un passo decisivo in questa direzione”.

Focus - Il futuro del cibo a “Seeds&Chips”: start up di successo nel foodtech
Robonica
Giovane startup milanese, con il suo progetto Linfa, un elettrodomestico micro-farm connesso, una sorta di serra in miniatura dal design ricercato, che permette di far crescere ogni tipo di vegetale, come erbe aromatiche, peperoncino o insalata, pronti da mangiare in soli 5 giorni. Linfa è un sistema di coltura idroponica che prevede l’illuminazione a luce Led in sostituzione della luce naturale, dove il micro ambiente ricreato è totalmente controllato. Una app monitora i tempi di crescita fino alla completa maturazione mentre ogni malfunzionamento del sistema è segnalato direttamente sul cellulare insieme alla tipologia di intervento da effettuare. In questo progetto si incontrano tecnologia, design e food innovation, un mix di ingegno tutto italiano che genera un oggetto tecnologicamente avanzato, sostenibile e anche bello.
Info: www.robonica.it

Foodpairing
Azienda con sede a Bruges e New York, rappresenta un innovativo approccio alla tecnologia alimentare, uno sguardo nuovo sui cibi del futuro. Foodpairing dispone di uno dei più grandi database di ingredienti e sapori provenienti da tutto il mondo che un algoritmo combina grazie all’elaborazione di dati scientifici. La sua mission è creare cibi e bevande uniche, proporre accoppiamenti sorprendenti, nel rispetto di una dieta bilanciata, per promuovere uno stile di vita sano e sostenibile.

Info: www.foodpairing.com

Winnow
Società londinese specializzata nella realizzazione di tecnologie all’avanguardia per le cucine professionali. Lo scopo di Winnow è aiutare gli chef a misurare, controllare e ridurre gli sprechi alimentari. Grazie al suo utilizzo è possibile sapere esattamente cosa si sta gettando via, tramite un tablet touch screen, e il costo del cibo che finisce in spazzatura. Un software cloud fornisce dati e analisi degli scarti per dare agli chef le informazioni necessarie per migliorare i propri processi, risparmiando e riducendo l’impatto sull’ambiente.

Info: www.winnowsolutions.com
The Sage Project
Team newyorkese di designer, dietologi e tecnologi creativi con una semplice mission: rielaborare i dati relativi agli alimenti rendendoli smart, chiari e personalizzati. The Sage Proget è quindi un archivio dati che aiuta a tracciare e conoscere i prodotti alimentari fornendo dettagli non solo su ingredienti, allergeni, proprietà nutritive, apporto calorico ma anche su origine e distribuzione.

Info: www.sageproject.com

Focus - Il cibo del futuro a “Seeds&Chips”: start up di successo nei “super food”
La Fao ha definito gli insetti come cibo del futuro e startup italiana Addento (www.addento.com) da anni sperimenta in questo campo. Il risultato raggiunto è una linea di nuovi alimenti con un ingrediente alternativo: una farina di grilli, nutrizionalmente superiore e più sostenibile rispetto ad altri cibi. I grilli rappresentano infatti una fonte alternativa proteica di primaria importanza tanto da essere considerati una risorsa di altissimo potenziale: ad esempio, hanno un contenuto proteico pari al 69% sul peso secco - contro il 32% della bresaola, cibo già di per sé considerato iper-proteico-sono ricchi di vitamina B12 e di acidi grassi come Omega-3 e Omega-6. Inoltre hanno un bassissimo impatto ambientale in termini di emissioni di gas serra e di consumo di risorse: per produrre un chilo di carne di manzo servono più di 15 mila litri d’acqua, per produrre l’equivalente di grillo ne serve soltanto uno. Le ricerche e gli innovativi processi di produzione sperimentati di Addento risultano quindi fondamentali considerando che, già nei prossimi anni, non sarà possibile sostenere i consumi crescenti di carne, sia da un punto di vista di sfruttamento di suolo che di risorse.
Questa la chiave anche del lavoro dell’italiana Mi Green Food (www.migreenfood.it) che, partendo dallo studio di un gruppo di ricercatori (Zhenlei Xiao, Gene E. Lester, Yaguang Luo e Qin Wang) in collaborazione con il Dipartimento di Nutrizione e scienze alimentari dell’Università di Maryland, ha avviato la produzione di micrortaggi, plantule commestibili che rappresentano una nuova tendenza del mercato agroalimentare. Con un’elevata concentrazione di vitamina C, E e K i micrortaggi sono ricchi di valori nutrizionali e antiossidanti tanto da essere definiti come “Super food”, per l’elevata presenza di questi elementi rispetto ad ortaggi maturi e per i benefici sulla salute umana. La coltivazione inoltre avviene in ambiente indoor con metodo intensivo grazie all’utilizzo di un sistema multistrato e led specifici e un processo produttivo, altamente tecnologico e sostenibile.
Al pari dei micrortaggi, anche le alghe sono tra gli alimenti più sostenibili del pianeta, per la loro produzione infatti è richiesto solo il sole, niente acqua né terra e soprattutto niente fertilizzanti né pesticidi. Esemplari sono le esperienze di Seamore Food (www.seamorefood.com) e New Wave Foods (www.newwavefoods.com). La prima è un’azienda olandese di base ad Amsterdam, che produce e vende bacon e tagliatelle a base di alghe, dando vita a piatti “alternativi”, ma che imitano le ricette della tradizione. La seconda, statunitense, è leader nella produzione di frutti di mare a base vegetale, che da anni si impegna a dare una soluzione alla massiccia richiesta di questi prodotti realizzando alimenti sostitutivi ad alto contenuto nutritivo, capaci di frenare il devastante impatto della pesca commerciale sull’ecosistema marino e oceanico.

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