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Carlo & Carlin: “dal Principe grande sensibilità per le piccole produzioni agricole e artigianali”, dice il fondatore di Slow Food Petrini, mentre il reale d’Inghilterra assaggia i Presìdi dei territori terremotati, e vuole portarli a Londra

Non Solo Vino
Il Principe Carlo, Camilla e il fondatore di Slow Food, Carlin Petrini

“Con questo incontro il Principe Carlo testimonia ancora una volta la sua sensibilità nei confronti delle produzioni agricole di piccola scala e artigianali legate al settore alimentare, che sono uno dei capisaldi del comparto agroalimentare europeo, e italiano in particolare. Ribadisce la sua attenzione e il legame con la rete di Terra Madre, più volte testimoniati a partire dall’incontro di Torino nel 2004, quando è nata un’amicizia personale e una grande stima che dura negli anni”. Così Carlo Petrini, presidente di Slow Food, che ha fatto da “Cicerone” all’amico Carlo principe di Galles ed erede al trono di Inghilterra ed a Camilla Parker Bowles tra i Presìdi Slow Food che, al Teatro del Sale di Fabio Picchi a Firenze, sono arrivati dalle zone terremotate di Lazio, Umbria e Marche e dalla Toscana, per incontrare le Altezze Reali e raccontare loro i propri luoghi e le tradizioni che li popolano, su invito dello stesso Petrini. Con Carlo che ha lanciato anche l’idea di una settimana a Londra dedicata proprio a questi Presìdi, per aiutare a ripartire i territori terremotati, profondamente legati all’agricoltura.
“Il Principe Carlo e la Duchessa Camilla si sono fermati con ognuno per assaggiare e capire ogni prodotto - spiega Slow Food - dimostrando grande interesse. Hanno ascoltato la storia del Presidio Slow Food della roveja da Silvana Crespi (dell’Azienda Agricola Biologica Adelino De Carolis di Civita di Cascia), che non ha lesinato consigli di cucina; hanno incontrato la giovane coppia che da Firenze si è trasferita in campagna per coltivare canapa con la quale fa pasta e biscotti e degustato i pecorini stagionati dell’Azienda Agricola Stocchi Domenico (Leonessa in provincia di Rieti). Cibo e assaggi ma non solo: hanno sentito i racconti sul terremoto, i danni, i tempi di ricostruzione, le speranze andate in fumo e quelle per il futuro. Assaggiando i salumi della Cooperativa Agricola Zootecnica Grisciano di Accumoli è nata l’idea di una sfida con il Principe - la cui azienda agricola è nota per gli eccellenti prodotti biologici - su chi fa la coppa migliore. Il produttore, però, ha confessato che il Principe lo ha già dichiarato vincitore. Grande interesse anche per la mortadella di Campotosto, altro Presidio Slow Food, proposta della salumeria Berardi con la cui famiglia il Principe è ritornato a parlare di terremoto dimostrando una sincera commozione. Offrire all’assaggio la birra del Birrificio Valdarno Superiore è sembrata un po’ una provocazione, ma anche qui c’è stato un po’ di tempo per raccontare una produzione orientata alla qualità e al territorio.
Una pausa per un breve intervento teatrale di Maria Cassi, attrice e direttrice artistica del Teatro del Sale, e si riprende il “viaggio”, che porta la coppia reale nel nuovo progetto del “quartiere Picchi”: un “supermercato”, C.Bio, orientato alla sostenibilità e alla relazione tra produttori, territorio e cittadini-consumatori. Aprirà a breve, ma intanto oggi troviamo già latte, pane e carne. Gli ospiti Reali assaggiano e fanno domande: sulle razze, sui grani, su quanto lavoro ci vuole per fare tutte queste cose buone. I produttori raccontano, con l’orgoglio di chi sa di rappresentare l’eccellenza dei propri territori, lasciando trasparire l’allegria per aver incontrato chi può portare il loro messaggio molto più lontano”.

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