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Fonte Ansa - 11 ordinanze di custodia cautelare della squadra mobile di Modena tra i componenti di una banda che sull'asse Puglia-Emilia ha compiuto furti di parmigiano (168 forme) e vino (16.000 bottiglie), tra il 2015 e il 2016, per 200.000 euro

Non Solo Vino

Undici ordinanze di custodia cautelare per furti in ambito alimentare che, tra il 2015 e il 2016, a Modena, sono arrivati a toccare la soglia dei 200.000 euro. La squadra mobile di Modena ha dato applicazione oggi alle misure disposte dal gip di Modena Andrea Romito, su richiesta del pm Enrico Stefani della Procura della Repubblica di Modena nei confronti di un uomo di origine sarda residente a Castelfranco, ritenuto il basista; un'ex guardia giurata di Carpi; quattro soggetti con precedenti di Cerignola (Foggia); quattro persone provenienti dal Bolognese (San Giovanni in Persiceto e Castel Maggiore); un uomo residente a Moglia (Mantova). Sono loro, secondo gli inquirenti, i componenti di una banda che sull''asse Puglia-Emilia è riuscita a firmare una razzia di 168 forme di Parmigiano Reggiano, per un valore di 80.000 euro, nel magazzino dell'Istituto di istruzione superiore per tecnologie agrarie Lazzaro Spallanzani di Castelfranco, nel giugno 2015. In quel caso i ladri avevano fatto un buco nella parete per entrare. Il basista è dipendente di un'azienda fornitrice proprio dello Spallanzani.

Lo stesso gruppo è stato collegato dagli uomini del vicequestore aggiunto Marcello Castello ad un altro maxi furto di 16.000 bottiglie di vino pregiato avvenuto alla Rail Logistics Way di Modena, ditta di trasporti, nell'ottobre successivo: bottino da 100.000 euro. Non solo: gli 11 arrestati, con ruoli differenti, avrebbero portato a termine anche due colpi in abitazione, portando via strumenti agricoli, ancora nel modenese.

L'indagine è invece scattata in Puglia, dopo i rilievi su un incidente stradale che vedeva coinvolto un furgone pieno di bottiglie di vino rubate a Modena. Il questore Paolo Fassari ha sottolineato l'anomalia del collegamento tra la criminalità pugliese e quella locale, “un fatto - spiega - che merita grande attenzione”.

Fonte: Ansa

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