
Roma - 17 Marzo 2017, ore 13:15
50.000 giovani studenti, pensionati e cassa integrati perderanno l’opportunità di essere impiegati in lavori stagionali a causa dell’abolizione dei voucher. È quanto afferma Coldiretti, nel commentare l’approvazione dell’eliminazione da parte della Commissione Lavoro, avvenuta ieri. I voucher sono stati introdotti proprio in ambito agricolo, per la vendemmia del 2008, permettendo di evitare il lavoro a nero, coniugando gli interessi dei lavoratori e delle aziende agricole, avendo un livello di burocrazia più basso.
Nella ricerca di Confagricoltura si legge che in agricoltura l’utilizzo di voucher dal 2011 al 2015 non è cambiato: sono gli altri settori lavorativi che hanno sfruttato i voucher per coprire il lavoro nero. Ad esempio si legge che nel 2011 nel settore del turismo il numero di voucher riscossi era di 1,044 milioni: nel 2015 erano ben 15,438 milioni. Anche nel settore del commercio c’è stato un aumento pari a 8 volte il valore iniziale: dai 2,036 milioni del 2011 ai 16,617 milioni del 2015. “Lo strumento dei voucher è utilizzato in modo corretto in agricoltura - afferma il presidente Confagricoltura - per questo chiediamo che venga conservato. Mantenuto e non vanificato da tetti aziendali ed individuali troppo bassi che lo renderebbero di fatto inapplicabile”.
“In agricoltura sono stati venduti nell’ultimo anno 2 milioni di voucher, più o meno gli stessi di 5 anni fa, per un totale di 350.000 giornate di lavoro che - conclude Coldiretti - hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne senza gli abusi che si sono verificati in altri settori dove sono aumentati esponenzialmente”.
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