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Col cibo sprecato potremmo sfamare un terzo della popolazione mondiale: il numero di obesi è il doppio degli affamati. Tutti i dati nel nuovo libro di Andrea Segrè, guru in materia, che spiega le giuste abitudini alimentari tra “ecologia - economia”

Il numero di obesi nel mondo è quasi il doppio degli affamati: con il cibo che viene sprecato potremmo sfamare un terzo della popolazione mondiale. E ancora: nei Paesi cosiddetti “ricchi” si spende più per le diete che per il cibo. Il cibo ci nutre o ci consuma? È la domanda a cui cerca di rispondere Andrea Segrè, agroeconomista, un “guru” in materia (www.andreasegre.it), nel suo nuovo libro “Mangia come sai. Cibo che nutre, cibo che consuma”. Nel suo saggio l’autore definisce l’atto del mangiare al contempo agricolo, economico, ecologico, etico e politico.
Oggi il cibo contraffatto in Italia dalle agromafie (60 miliardi di euro) vale quasi il doppio dell’export alimentare (36,8 miliardi di euro): nel suo libro si affronta anche questo tema, grazie alla sua esperienza di 48 ore a Gioia Tauro dove la produzione del cibo è motore di vita e lavoro, ma dove prosperano caporalati e soprusi sui braccianti, si generano distorsioni e illegalità nella filiera distributiva.
L’obiettivo del libro è, quindi, quello di portare i lettori ad una riflessione sul cibo che consumiamo, e su come lo consumiamo: è fondamentale infatti comprendere che gli obiettivi congiunti dell’educazione alimentare e ambientale stanno nella doppia formula “ecologia - economia”: conoscere la provenienza dei prodotti, sapere come sono stati lavorati e da chi, e stare attenti agli sprechi. Presupposti descritti in questo saggio, sono gli stessi della neocostituita Fondazione Fico per l’educazione alimentare e alla sostenibilità, presieduta da Andrea Segrè.

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