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La dieta vegana tra le più antiche del mondo: secondo una ricerca internazionale sull’uomo di Neanderthal, quello proveniente dalla Spagna seguiva una dieta a base di muschio e funghi. In Italia vegani e vegetariani sono l’8% della popolazione

I vegani, per ideologia, rinnegano la supremazia di una specie su un’altra, per cui rifiutano di mangiare carne e derivati di animali, come latte e uova. Si potrebbe pensare che il veganesimo sia l’ennesima moda nata negli ultimi anni, e invece una ricerca internazionale, guidata da Laura S. Weyrich e Alan Cooper dell’Università australiana di Adelaide, ha dimostrato come l’uomo di Neanderthal che viveva in Spagna seguisse una dieta vegana.
La ricerca, a cui ha partecipato anche David Caramelli, del Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze, ha preso in esame il sequenziamento del Dna dei residui dentali di 5 esemplari di Neanderthal europei e ha mostrato differenze nella dieta: l’esemplare proveniente dal Belgio seguiva un dieta a base di carne di muflone e rinoceronte lanoso, l’esemplare proveniente dalla Spagna, invece, seguiva appunto una dieta vegana, mangiando muschio, funghi e pinoli, ricavati dalla foresta.
La pubblicazione, su “Nature”, di questa ricerca potrebbe scatenare un nuovo dibattito tra i vegani (e i vegetariani) e “carnivori”.
È una questione che ha diviso popolazione e comunità scientifica: c’è chi, come ad esempio il professor Veronesi, difende la dieta vegetariana: Veronesi ha dichiarato più volte di essere un vegetariano convinto fin da giovane. Per motivi etici, ambientali e soprattutto di salute. È provato come la produzione di carne, nelle quantità massicce e industrializzate che si sono raggiunte, sia nociva per il pianeta. Inoltre, numerose ricerche hanno dimostrato come il consumo di carne sia nocivo per la salute. Dall’altra parte, i “carnivori” convinti, sostenitori della dieta mediterranea: varia, che comprende il consumo di frutta, verdura, cereali e carne. E che accusa i vegani di essere troppo rigidi ed esagerati.
Nonostante i dibattiti è innegabile come la dieta vegetariana e vegana stia prendendo piede tra la popolazione, con un numero sempre più alto di persone che le segue: in Italia nel 2016, secondo un sondaggio di Eurispes (www.eurispes.eu) si è raggiunto un numero pari all’8% della popolazione totale (i vegetariani sono il 7% e i vegani l’1%), che porta lo Stivale ad essere uno dei Paesi europei con il maggior numero di vegetariani e vegani. Inoltre, una ricerca di Nielsen ha registrato un calo del 5% annuo nel consumo di carne, e un parallelo aumento di acquisto di prodotti vegani, come latte di soia, di riso e di mandorla (+15% nel 2015).
Sono state molte le celebrità internazionali che sono scese in campo in prima persona nella promozione della dieta vegetariana o vegana, soprattutto legate a battaglie contro il maltrattamento di animali e a cause ambientaliste. Ad esempio Paul McCartney e Pamela Anderson, vegetariani convinti, sono anche testimonial della Peta, per la difesa degli animali. Anche Mike Tyson, ex campione di box, è diventato vegano per difendere gli animali, e ha anche partecipato ad una campagna in cui recita “ama gli animali, non mangiarli”. L’ex vice presidente Usa Al Gore, vincitore nel 2007 di un Nobel per l’impegno contro il surriscaldamento globale, è diventato vegano invece maggiormente per motivi ambientali. In Italia, oltre al professor Veronesi, c’è Moni Ovadia, scrittore, vegetariano convinto per motivi etici nei confronti degli animali. Dei molti ebrei vegetariani, Ovadia nel suo libro in cui parla anche della sua scelta alimentare, cita in particolare lo scrittore ebreo premio Nobel Isaac Bashevis Singer: “nei confronti degli animali tutti sono nazisti; per gli animali Treblinka dura in eterno”. Anche il cantante Jovanotti è vegetariano convinto, per motivi di salute e ambientali. Perfino nel mondo dei cartoni e dei fumetti troviamo esempi di personaggi vegetariani, come Dylan Dog e Lisa Simpson.

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