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San Valentino? La festa di chi si ama, ma anche di chi ama la Terra, come racconta la svolta green delle coppie del Belpaese per una giornata all’insegna del romanticismo e della sostenibilità: menu naturali e piccanti, fiori e meno regali materiali

San Valentino? È la festa di chi si ama, ma anche di chi ama la Terra, come racconta la svolta green delle coppie del Belpaese, per una giornata all’insegna del romanticismo e della sostenibilità. Sono 8 milioni gli italiani tornati ad acquistare fiori e a cercare ricette piccanti e naturali nei piatti che, stasera, animeranno le cene a casa o al ristorante. A dirlo è un sondaggio di Coldiretti che intercetta un’altra tendenza decisamente poco al passo con i tempi, ma piacevolmente positiva: più della metà degli italiani ha deciso di non regalare niente di materiale. Quasi un innamorato su tre (30%) regala fiori, l’omaggio preferito, davanti a capi di abbigliamento (27%), cioccolatini o altri dolciumi (23%) e c’è anche un 20% che si impegna nell’acquisto di un gioiello o di un altro oggetto di valore.
Ma la ricerca della naturalità riguarda anche la tavola, con il boom delle ricette e dei prodotti che, almeno secondo la tradizione della cucina popolare, garantiscono miracolose proprietà afrodisiache e contribuiscono a rendere più stuzzicante la cena di San Valentino, che resta un appuntamento irrinunciabile per molte coppie. Sono molti i prodotti della campagna che, dal Nord al Sud del Paese, come ricorda la Coldiretti, vengono considerati elisir naturali dell’amore, ai quali sono attribuiti dalla tradizione straordinari poteri stimolanti, in alcuni casi addirittura confermati da prove scientifiche.
Dalla Sicilia importanti virtù arrivano dal finocchietto selvatico, che sprigiona un sapore “catturante”, e dal pistacchio di Bronte, esaltato, fin da tempi antichi, dai musulmani per i suoi stuzzicanti poteri. Da non dimenticare poi il sedano, popolarmente conosciuto perché esercita un’azione stimolante sulle ghiandole surrenali e contiene sostanze che servono da richiamo olfattivo per la riproduzione. Impossibile non nominare per la Puglia, il cinipi, verdura simile alla cima di rapa, incrocio tra cicoria e asparago, e il verrùch, insalata verde leggermente amarognola, di dimensione ridotta rispetto alla norma, ma che sprigiona un potere eccitante. Riconoscimenti portentosi vengono attribuiti allo zafferano la cui coltivazione è molto diffusa nel Centro Italia, ma che trova un impiego in cucina lungo tutta la Penisola.
Per avere Cupido come alleato, continua la Coldiretti, si può anche tentare con il brodo di giuggiole, un liquore dolce ottenuto per infusione dei piccoli frutti del giuggiolo, una pianta molto diffusa nei cortili del Veneto e della Romagna. Lungo tutto lo Stivale è invece unanime la fiducia nel miele e nel tartufo le cui proprietà afrodisiache sono state tramandate nel tempo. E, per i più “coraggiosi”, anche i tradizionali aglio e cipolla che sono considerati alternativa naturale al viagra di cui contengono componenti simili al principio attivo secondo alcuni studi.

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