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L’Italia migliora sullo spreco di cibo: al n. 9 del Food Sustainability Index by Fondazione Barilla. Francia al top della classifica. Ogni anno sprecato 1/3 del cibo del mondo. Domani 5 febbraio la Giornata Nazionale Contro lo Spreco Alimentare

Secondo i dati del Food Sustainability Index della Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition, l’Italia è al nono posto nella classifica che, con punteggi su vari parametri, stabilisce il livello di spreco di cibo in oltre 25 Paesi, rappresentanti circa 2/3 della popolazione mondiale e l’8,7% del Pil globale. L’indice riguardante questo argomento è, infatti, tra i più alti totalizzati dal Paese (63 su 100). Ancora deludente è l’indice riguardante lo spreco domestico (indice critico per la maggior parte degli Stati analizzati), solo 29 su 100 con una media di 110,5 kg all’anno di cibo sprecato per persona.
L’Italia è in netto progresso, anche grazie alla legge contro lo spreco alimentare approvata nel 2016: tale legge incentiva le industrie produttrici a donare ai più bisognosi: però, come già riportato da WineNews (https://goo.gl/xECSWr), solo 6 italiani su 10 (il 59% del campione) sono a conoscenza della nuova “legge antispreco” entrata in vigore lo scorso agosto, e solo 1 su 10 ne conosce i contenuti. Ed ancora, in un certo senso, gli italiani sono scettici sull’introduzione della “Family Bag”, ovvero il contenitore in cui inserire gli avanzi di un pasto fuori casa per evitare che venga cestinato dai ristoratori.
A livello generale nella, classifica, al top assoluto c’è la Francia, mentre i peggiori sono l’Indonesia, gli Emirati Arabi e l’Arabia Saudita, che arriva a sprecare ben 427 kg di cibo per persona in un anno. Nello spreco casalingo male anche gli Stati Uniti, che arrivano a 277 kg all’anno.
“Lo spreco di cibo è alla base di uno dei grandi paradossi del nostro sistema alimentare - ha dichiarato Luca Virginio, vice presidente della Bcfn - e la legge da poco approvata in Italia è un passo importante nella soluzione di questo problema, anche se molto deve essere ancora fatto da tutti: dall’industria ma anche da ogni singola persona”.
“Il primato della Francia sul “food waste” è stato raggiunto - spiega Bcfn - grazie ad un approccio olistico basato su un programma ministeriale molto focalizzato sul sistema agricolo-alimentare e su nuove pratiche commerciali volte a limitare lo spreco di cibo”.
Per mantenere l’attenzione sul problema dello spreco del cibo e per incentivare i Paesi a risolvere il problema, la fondazione Bcfn ha ideato il Food Sustainability Media Award, concorso giornalistico internazionale, ideato in collaborazione con la Fondazione Thomson Reuters.

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