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Un’iniziativa di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sugli effetti devastanti dell’alcolismo, in particolare nei giovani: nasce la campagna “AlcolOltre”, dalla collaborazione tra la onlus “Impegnarsiserve” ed i Missionari della Consolata

La crescita preoccupante dei dati relativi all’alcolismo, in particolare quello tra i giovani che comprende il 21% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni è stata la causa scatenante del progetto “AlcolOltre”: si tratta di un progetto “ponte” tra Europa e Africa, presentato oggi alla Camera dei Deputati e nato dalla collaborazione della onlus “Impegnarsiserve” (www.impegnarsiserve.org) ed i Missionari della Consolata.
“Europa e Africa sono due continenti accomunati da una stessa schiavitù, l’uso eccessivo e disordinato di alcol”, denuncia il missionario padre Giordano Rigamonti, responsabile del comitato “AlcolOltre”. Questo è un problema comune a tutte le età, ma per i giovani può essere l’inizio di un declino irreversibile, causato dall’utilizzo dell’alcol come strumento per ingannare la noia o per sconfiggere la fame.
La campagna propone progetti di sensibilizzazione interculturale attraverso educazione nelle scuole e convegni in Italia, mentre in Africa pianifica interventi di solidarietà e recupero attraverso programmi rieducativi e di reinserimento sociale.

“L’abuso di alcol, soprattutto fra i giovani, è un problema diffuso e globale rispetto al quale si fa ancora troppo poco” ha detto Mario Marazziti, presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, per la presentazione della campagna, ricordando che l’alcolismo è una tra le più diffuse cause di morte (15%) tra i giovani maschi in una fascia di età che va dai 15 ai 29 anni. Per questo è stata sottolineata l’importanza della prevenzione, attraverso “gli opinion leader dei gruppi giovanili che possono fare moltissimo in termini di informazione sui rischi e di comportamento responsabile” ha concluso Marazziti.

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