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Dei 2,1 miliardi di euro spesi in Italia per le festività di fine anno, poco meno del 25% (500 milioni) sono divenuti avanzi - ma tra gli italiani la cultura antisprechi cresce, con il 33% che li ha diminuiti. A dirlo Coldiretti

Beni alimentari per mezzo miliardo di euro sono rimasti sulle tavole imbandite per le feste di fine anno, e sono quindi diventati avanzi - avanzi che però in molte famiglie vengono riutilizzati in cucina, anche per una crescente sensibilità verso la riduzione degli sprechi per motivi economici, etici ed ambientali. Lo stima la Coldiretti, nel sottolineare che nel 2016 il 33% degli italiani, secondo l’indagine congiunta svolta con Ixé, ha diminuito gli sprechi alimentari, mentre il 31% li ha mantenuti costanti, il 25% li ha addirittura annullati e solo il 7% ha ammesso di averli aumentati.
Inoltre, ben il 60% di coloro che hanno dichiarato di aver tagliato gli sprechi lo ha fatto utilizzando gli avanzi nel pasto successivo, con i piatti del giorno dopo che sono tornati prepotentemente nelle abitudini alimentari delle famiglie: polpette o polpettoni a base di carne, o tartare di pesce, sono una ottima soluzione per recuperare il cibo del giorno prima, ma anche le frittate possono dare un gusto nuovo ai piatti di verdura o di pasta, senza dimenticare la ratatouille. La frutta secca in più può essere facilmente caramellata per diventare un ottimo “torrone” casalingo, prosegue Coldiretti, mentre con quella fresca si ottengono pasticciate, marmellate o macedonie. E per dare un nuovo sapore ai dolci più tradizionali, come il pandoro o il panettone, si ricorre spesso alla farcitura con creme.

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