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Dal 2 dicembre sono diventati 52 i focolai di influenza aviaria negli allevamenti del Sud-Ovest della Francia. Virus non pericoloso per l’uomo, ma gravi danni all’economia: stop all’export di volatili e foie gras fuori dall’Europa

Sono diventati 52 i focolai di influenza aviaria riscontrati negli allevamenti dei volatili, tutti nel sud-ovest della Francia: il virus è sempre più in espansione, visto che a metà dicembre i focolai erano 17 e venerdì passato 47 focolai. Sono stabili, invece, quelli rilevati nella fauna selvatica rimasti a 5 focolai. Il ritorno dell’influenza aviaria in Francia è stato annunciato il 2 dicembre, quando era stato riscontrato in un allevamento di oche del sud-ovest, zona importante per la produzione del foie gras.
Il virus H5N8 è attualmente presente in 13 Paesi europei: non è pericoloso per l’uomo ma sta producendo seri danni all’economia francese. L’espandersi del virus ha impedito alla Francia di avere lo statuto di immunità all’influenza aviaria indispensabile per esportare volatili e foie gras fuori dall’Europa.

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