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Nell’anno del trentennale di “Slow Food”, e “Salone del Gusto” n. 20, Carlo Petrini viene omaggiato del Premio Artusi 2016 “per l’impegno titanico a difesa di colture in via d’estinzione e della biodiversità”

Sarà una giornata di riflessione sul cibo e sull’uomo quella che sabato 29 ottobre, a Casa Artusi, vedrà avere luogo la consegna dell’edizione 2016 del “Premio Artusi” a Carlo Petrini, fondatore di Slow Food e Terra Madre.
“Eroe europeo del nostro tempo” secondo la rivista Usa “Time”, e tra le 50 persone destinate a salvare il pianeta secondo il britannico “The Guardian”, Petrini riceverà il riconoscimento internazionale - tradizionalmente assegnato a chi si distingue per il proprio contributo alla riflessione sul rapporto fra uomo e cibo - “per l’impegno titanico svolto con coerenza ed efficacia a favore della difesa delle colture in via d’estinzione e della biodiversità, che l’ha condotto, fra l'altro, a fondare Slow Food, la prima università di Scienze Gastronomiche e la rete mondiale di contadini di Terra Madre”.
Il padre dell’associazione della “chiocciola” si unisce così a un parterre de roi composto, tra gli altri, da Wendell Berry (2008), Serge Latouche (2009), don Luigi Ciotti (2010), Oscar Farinetti (2011), Andrea Segrè (2012), Mary Ann Esposito (2013), Enzo Bianchi (2014) e Alberto Alessi (2015).

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