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Un bianco di 645 grammi e del valore di 3.000 euro: ecco sua maestà il “Tartufo Reale 2016” incoronato alla “Fiera di Alba”. Dove, aggiorna WineNews il Centro Nazionale Studi, le quotazioni (al ribasso) sono sui 3.500 euro al kg. Road map dei mercati

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Un Tuber Magnum Pico di 645 grammi e del valore di 3.000 euro: ecco il “Tartufo Reale 2016”

Un Tuber Magnum Pico di 645 grammi e del valore di 3.000 euro: ecco sua maestà il “Tartufo Reale 2016”, incoronato alla “Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba” (edizione n. 86, fino al 27 novembre), che consegna ogni anno un riconoscimento al miglior tartufo cavato dalle colline di Langhe, Roero e Monferrato (il cavatore, a San Marzano Oliveto, è stato Davide Curzietti, selezionatore de Le Trifole di Curzietti Davide). Niente male, in un avvio di stagione che, nonostante le piogge tanto attese dai tartufai dei territori più vocati d’Italia, non brilla per il prodotto più pregiato del made in Italy, scarso in quantità, e, di conseguenza con prezzi che ad Alba, in due settimane dall’apertura del mercato (quando erano attorno ai 2.800 euro al kg), sono schizzati fino a 4.500 euro al kg per le pezzature medie (20 grammi), per scendere agli attuali 3.500 euro al kg come aggiorna WineNews il Centro Nazionale Studi del Tartufo, e dunque in linea con il 2015. Quotazioni al ribasso arrivano anche dalle Crete Senesi in Toscana, dove siamo attorno ai 2.500 euro al kg (si arriva fino a 3.500 euro al kg per le pezzature più grandi), così come dall’“Osservatorio Prezzi” della Borsa del Tartufo di Acqualagna, con prezzi attorno ai 2.200 euro al kg (qui si arriva fino a 2.800 euro al kg). Ed è proprio dalla patria del bianco marchigiano che, nei giorni scorsi, il sindaco Andrea Pierotti ha lanciato la proposta, subito raccolta dalle Città del Tartufo di tutta Italia, di posticipare la raccolta, con valutazione di anno in anno, alla luce dei cambiamenti climatici e delle variabilità meteo, colmando la discrepanza, che si registra negli ultimi anni, tra esigenze di mercato - con il rischio dell’arrivo in commercio di tartufi non italiani - e preservazione della qualità del tartufo made in Italy.
Il Mercato Mondiale del Tartufo della “Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba”, edizione n. 86, che si è aperto l’8 ottobre, durerà due settimane in più, fino al 27 novembre (www.fieradeltartufo.org). L’altro evento attesissimo in Italia e nel mondo, l’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, ci sarà, invece, il 13 novembre, al Castello di Grinzane Cavour. Da un territorio vocato all’altro, in Toscana a San Giovanni d’Asso, il tartufo bianco delle Crete Senesi è protagonista della “Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi”, edizione n. 31, dal 12 al 20 novembre (www.mostradeltartufobianco.it), dove ci sarà anche un ospite speciale, per la prima volta ma destinato a diventare un habitué: il Brunello di Montalcino, per suggellare la fusione, dopo il referendum dei giorni scorsi, tra i Comuni delle due eccellenze, con una cerimonia di matrimonio dove il celebre rosso e il pregiato “re” dei tuberi convoleranno a “giuste nozze”. E se, restando in Toscana, la “Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato”, edizione n. 46, è di scena dal 13 novembre al 4 dicembre (www.sanminiatopromozione.it), nelle Marche la “Fiera nazionale del Tartufo Bianco d’Acqualagna” è in programma dal 30 ottobre al 13 novembre (www.acqualagna.com). Infine, l’edizione n. 37 della “Mostra del Tartufo Bianco” a Città di Castello in Umbria, dal 28 ottobre al 21 novembre (www.iltartufobianco.it).

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