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Agricoltura sociale, per Fiorio (Pd) i decreti attuativi in dirittura d’arrivo dal Governo potranno fare dell’Italia una case history a livello europeo: ad un anno dalla sua approvazione la misura coinvolge 3.000 aziende e 30.000 addetti

“La Legge sull’Agricoltura sociale è stato il primo provvedimento di questa Legislatura, seguito dalla “Legge sul dopo di Noi” e dalle “Norme contro la povertà”, che ha contribuito a rafforzare un welfare alternativo e solidale”. Così, dal convegno “Agricoltura sociale, ad un anno dalla legge tra decreti attuativi e nuovi strumenti normativi” di scena oggi alla Camera dei Deputati, l’onorevole Massimo Fiorio, della Commissione Agricoltura della Camera.

Secondo Fiorio, che è stato il primo firmatario del provvedimento, la misura approvata nell’agosto del 2015 “ha regolamentato e sostenuto attività radicate nel nostro paese, e che in questi anni hanno trovato sviluppo in tutte le regioni italiane. Si tratta di un fenomeno che conta circa 3000 aziende e 30mila addetti, capace di rigenerare un welfare di prossimità volto alla promozione umana e non all’assistenza.Con i decreti attuativi che dovrà emanare a breve il governo”, ha concluso il il deputato Pd, “sarà possibile incentivare, anche in una ottica di sinergia comunitaria, il modello italiano anche all’estero, proprio in virtù delle sue specificità che riescono a coniugare sostenibilità economica, autonomia gestionale ed inclusione sociale”.

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