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Non sarà la bevanda degli dei, come l’ambrosia, né sarà mai avvolta da un alone di spiritualità come il vino, ma anche la birra ha un che di sacro, specie ad Amsterdam, dove arriva dal cielo: ecco la “Hemelswater, la birra fatta con l’acqua piovana

Non sarà la bevanda degli dei, come l’ambrosia, né sarà mai avvolta da un alone di misticismo e spiritualità come il vino, eppure la birra un che di sacro ce l’ha, specie ad Amsterdam, dove arriva direttamente dal cielo. L’Università della Capitale olandese, infatti, ha dato vita ad un progetto che coinvolge un imprenditore locale ed un gruppo di studenti, che hanno pensato bene di raccogliere le acque piovane, che cadono sempre più copiose sulla città, filtrarle, ed usarle per produrre la “Hemelswater”, letteralmente “acqua del paradiso”, una Pale Ale che costa due euro a bottiglia o 4 euro alla pinta, e che sta trovando sempre più estimatori nei locali olandesi, come racconta il quotidiano “La Repubblica” (www.repubblica.it).

L’intuizione, come si legge sulle pagine del quotidiano, l’ha avuta Joris Hoebe, 37 anni, mentre preparava la birra a casa sua, un vecchio hobby. “La produzione richiede grandi quantità d’acqua e le estati qui sono molto piovose. Ho pensato, perché non provare a unire le due cose?”.
Così, insieme a quattro studenti e a un ricercatore della startup MediaLa Amsterdam, l’esperimento ha preso il via. Nel cortile della Facoltà di Scienze Applicate dell’Università di Amsterdam sono state installate due cisterne che, grazie all’inclemenza del tempo nel mese di maggio, hanno raccolto 1.000 litri d’acqua piovana. Opportunamente depurati attraverso un sistema di filtraggio batterico, questi ultimi sono poi stati consegnati a una birreria sociale della capitale, De Prael, pronta ad accettare la sfida: trasformare l’acqua del cielo in una delle bevande profane più amate al mondo.

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