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Il tonno in scatola, umile “salvavita” della quasi totalità delle dispense italiane, continua a registrare buone performance sugli scaffali, con un 2% di crescita nel 2015, per un valore totale del comparto di oltre 1 miliardo di euro

Alzi la mano chi non ha per ogni evenienza - da quando la voglia di cucinare latita a quando, banalmente, non si è avuto tempo di fare la spesa - una, o più probabilmente più d’una, scatoletta di tonno in un cassetto della cucina. E per questo motivo, anche se non è proprio la prima cosa che può venire in mente quando si pensa ad un cibo che però è praticamente onnipresente nelle dispense italiane, il tonno in scatola continua a macinare performance costantemente positive, mettendo a segno un rotondo +2% nel 2015 e arrivando a un valore totale del comparto di 1,1 miliardi di euro. A dirlo sono i dati Istat e Iri relativi al 2015, elaborati dall’Associazione Nazionale Conservieri Ittici (Ancit); inoltre, la produzione è cresciuta nel 2015 dell’1% sul 2014, arrivando a 67.300 tonnellate, mentre il consumo interno ha toccato quota 147.000 tonnellate (+2% rispetto al 2014) pari a 2,4 chili pro capite. Segnali parimenti confortanti arrivano anche dall’export, dato che, nello stesso arco di tempo, le esportazioni hanno raggiunto quota 22.579 tonnellate, sfiorando la doppia cifra (+9%), e le importazioni sono arrivate a 85.835 tonnellate (-12%).
L’Italia è, quindi, uno dei più importanti mercati al mondo per il consumo di questo alimento, oltre che secondo produttore europeo dopo la Spagna.
Per quanto riguarda i motivi della popolarità del tonno confezionato da parte degli italiani, un sondaggio Doxa per Ancit ha sottolineato che i consumatori totali di tonno sono il 94% della popolazione, e ben il 43% lo mangia ogni settimana, soprattutto perché è facile, veloce da preparare e versatile - ma anche in virtù dei suoi valori nutrizionali, dato che è un concentrato di proteine nobili e di omega 3.
Tra gli italiani che praticano sport, inoltre (il 50% del campione analizzato), ben 7 su 10 lo inseriscono nella “top five” degli alimenti a cui non saprebbero rinunciare, insieme a carni bianche, legumi, yogurt e bresaola
. E il piatto a base di tonno preferito dagli italiani? Al primo posto ci sono gli “immancabili” spaghetti con il tonno, seguiti a ruota da insalata di riso e insalata di tonno, due capisaldi del cibo leggero e di rapida fattura tipico della bella stagione. Quanto agli ingredienti con cui abbinarlo, per un italiano su tre (31%) il pomodoro è l’ingrediente con cui viene più utilizzato in cucina, seguito dalla pasta (27%), dal riso (16%), dalle uova (9%), dai peperoni (4%) e infine dai carciofi (3%).
“Il 2015 è stato un anno positivo per l’industria italiana del tonno in scatola che ha evidenziato ancora una volta la sua natura anticiclica - ha dichiarato Vito Santarsiero, presidente Ancit - e gli italiani stanno virando sempre più spesso verso quei prodotti alimentari, come il tonno, in grado di coniugare gusto, salute e allo stesso tempo risparmio: parliamo infatti di un alimento che, grazie all’impegno dell’industria di trasformazione italiana, fornisce proteine nobili ad un costo tra i più convenienti.”

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