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Dalla farm adoption agli agrichef, dalle agritate alle fattorie didattiche: sono i nuovi mestieri dell’agricoltura, che negli ultimi anni ha allargato i confini dell’imprenditorialità, in un rinnovamento che ha conquistato le giovani generazioni

Dalla farm adoption, con la possibilità di “adottare” maiali, ulivi, mucche e frutteti a rischio di estinzione, anche in diretta web, agli agrichef, che usano ingredienti sapientemente custoditi da generazioni, ma anche le agritate e le fattorie didattiche, che educano i bambini al rispetto della natura: sono solo alcuni dei nuovi mestieri dell’agricoltura che, con un aumento record del 48% in tre anni, hanno fatto salire a ben 113.000 le aziende “multifunzionali”. Emerge dall’analisi Coldiretti presentata nella Giornata Mondiale della Biodiversità delle Nazioni Unite festeggiata ieri in tutto il mondo. Grazie alla legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) approvata 15 anni fa, si è verificata una vera rivoluzione dell’agricoltura italiana, che ha allargato i confini dell’imprenditorialità aprendo a nuove opportunità occupazionali nella tutela ambientale, nel risparmio energetico, nelle attività sociali, nella trasformazione aziendale e nella vendita diretta, a difesa e promozione della biodiversità. Nei mercati e nelle fattorie degli agricoltori di Campagna Amica, i cosiddetti farmers market, si stima che almeno 200 varietà vegetali definite minori, tra frutta, verdura, legumi, erbe selvatiche e prodotti ottenuti da almeno 100 diverse razze di bovini, maiali, pecore e capre siano stati salvati dal rischio di estinzione.

Una svolta che è particolarmente apprezzata dagli italiani, che per il 59% sarebbero felici se il proprio figlio/a sposasse un agricoltore, secondo il Rapporto Coldiretti/Univerde su “Gli italiani e l’agricoltura” realizzato da Ipr Marketing. Tra le attività più gradite secondo il Rapporto ci sono con l’83% i farmers market dove acquistare prodotti locali a chilometri zero, con l’82% la produzione di energie rinnovabili e con l’80% le fattorie didattiche dove i bambini di città si avvicinano concretamente alla campagna. L’88% degli italiani ritiene che per il lavoro prezioso di tutela del territorio svolto per la collettività gli agricoltori debbano essere incentivati economicamente mentre il 70% ritiene addirittura che la cura del verde pubblico dovrebbe essere affidata a loro.

Oggi sono oltre 15 milioni gli italiani che acquistano direttamente dagli agricoltori nelle fattorie e nei mercati di Campagna Amica, che è diventata in pochi anni la più vasta rete organizzata controllata dagli agricoltori, con oltre 10.000 punti di vendita. Si è verificata una vera esplosione delle aziende agricole che aggiungono servizi o prodotti all’attività di coltivazione e allevamento tanto che in soli tre anni sono aumentate di sei volte quelle che producono energie rinnovabili (+603%), sono praticamente raddoppiate quelle che trasformano direttamente i loro prodotti (+97,8%), ma un vero boom si registra anche per la vendita diretta e per iniziative del tutto innovative, dall’agribenessere alla moda, dalla tutela ambientale, come gli agricustodi e il recupero degli scarti, dagli agrichef fino alle attività sociali come gli agriasilo.

Un percorso realizzato dal grande sforzo di rinnovamento dell’agricoltura italiana dove una impresa su tre è nata negli ultimi dieci anni con una decisa tendenza alla multifunzionalità.
“Il successo dell’agricoltura italiana è il risultato di un percorso di crescita sostenibile - spiega il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo - reso possibile dall’approvazione della legge di orientamento fortemente sostenuta dalla Coldiretti che ha rivoluzionato l’agricoltura allargandone i confini dell’attività con nuove e creative opportunità, che un numero crescente di giovani stanno dimostrando di saper cogliere. Gli effetti si fanno sentire nella sostenibilità, nella straordinaria qualità con caratteri distintivi unici che non hanno uguali nel mondo”.

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