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La tavola degli italiani si fa sempre più informatica, “gli acquisti alimentari on line sono aumentati del 30% nel 2015 per un totale di 460 milioni di euro”. Ma occhio a truffe. A dirlo un sondaggio online del Movimento del cittadino-Frodialimentari

La tavola degli italiani si fa sempre più informatica, con “gli acquisti alimentari on line che sono aumentati del 30% nel 2015 per un totale di 460 milioni di euro. Tra vino, olio e formaggi comperati con un click, il settore alimentare ha messo a segno la percentuale più alta di crescita insieme all’editoria, precedendo informatica (+21%) e abbigliamento (+19%)”. A dirlo un sondaggio online del Movimento del cittadino-Frodialimentari (http://frodialimentari.it), in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato.
“La nuova frontiera di spesa sul web, utilizzata da 18 milioni di italiani, non manca peraltro - aggiunge il rapporto - di insidie per i consumatori, visto che il 43% risulta essere stato oggetto di frodi,
il 3% in più rispetto allo scorso anno. I prodotti più richiesti in rete sono quelli della tradizione (12%), gli “introvabili” (2%) e poi quelli di pregio a prezzo più vantaggioso (3%). Tra le frodi più frequenti, il 34% degli intervistati ha denunciato di ricevere un prodotto diverso da quello acquistato, il 21% scaduto o rovinato e il 12% di non aver ricevuto niente. Se nel 2014 erano i formaggi i prodotti più oggetto di frode, nel 2015 sono salse e confetture (39%), seguite dall’olio (16%) e salumi (11%)”.
Secondo il rapporto, il 51% dei più importanti portali di e-commerce non rispetta le norme europee di tutela del consumatore, dove la mancanza più grave è nelle etichettature non complete e che non indicano gli allergeni.
“Tutelare il consumatore digitale - secondo Mdc - è una priorità al quale occorre garantire trasparenza e informazione per superare quel gap informativo che lo pone in una situazione di svantaggio nei casi dei contratti a distanza come l’e-commerce. E contro le truffe on line si stanno concentrando le strategie di tutte le forze di polizia, in prima battuta la Forestale che ha promosso la costituzione in ambito Interpol di una rete costituita da 29 Paesi, sinergia operativa per la prevenzione e la repressione di questo tipo di reati”.

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