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“Un pranzo che riecheggia l’eccellenza ambientale e gastronomica francese” il primo pasto per 150 leader mondiali alla COP21 di Parigi, sarà cucinato da 5 chef stellati, ma “senza ostentazione”, assicura il Ministro degli Esteri francese Fabius

“Capesante al vapore, suprema di pollo, risotto alle erbe aromatiche (fresche) e torta Paris-Brest”: questo il menu sulla tavola dei grandi della terra riuniti a Le Bourget, nel Nord di Parigi, oggi per il lancio della conferenza COP21. “Un pranzo che riecheggia l’eccellenza ambientale e l’eccellenza gastronomica francese, ma - assicura il Ministro degli Esteri francese Laurent Fabius, che presiede la conferenza - senza ostentazione”. Cinque chef, stellati, hanno accettato di preparare senza essere pagati il pasto per gli oltre 150 capi di Stato e di governo convenuti a Parigi. Il pranzo sarà servito su porcellane di Sèvres prestate dall’Eliseo e durerà in tutto meno di un’ora e un quarto. “Anche questo un modo per sottolineare - continua Fabius - che non c’è tempo da perdere e c’è ben altro da fare a Parigi, da oggi all’11 dicembre”. Alla Conferenza sul clima è presente anche il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina che porta a Parigi l’appello di Slow Food “Non mangiamoci il clima”, “perché - dice - deve essere sempre più chiaro che l’agricoltura, le scelte di politica alimentare, devono essere protagoniste centrali della lotta al cambiamento climatico”.
“C’è un filo che collega l’Esposizione universale di Milano a COP21 a Parigi - continua Martina - l’agricoltura e la produzione alimentare, infatti, sono tra i settori che maggiormente risentono di questi squilibri e proprio per questo a Expo il tema è stato al centro di moltissime giornate di lavoro e confronto. Ora dovrà essere protagonista anche dei lavori di COP21. Con questa consapevolezza con il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti saremo a Parigi il 7 dicembre con i temi e gli impegni della Carta di Milano”.
“L’agricoltura e i sistemi di produzione del cibo possono dare un contributo decisivo alla riduzione dei gas serra, a patto che si cambi subito rotta nelle politiche agricole e alimentari dei Governi. L’adesione del Ministro Martina al nostro appello è molto importante in quanto segna in maniera tangibile la presa di responsabilità delle istituzioni italiane in vista di COP21 - afferma Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia - auspichiamo che questo atteggiamento sia condiviso anche dagli altri Governi e che si arrivi a un accordo vincolante. Tuttavia, i singoli cittadini non devono lasciare il destino del nostro Pianeta totalmente nelle mani dei loro più alti rappresentanti. Tutti noi possiamo fare tanto nel quotidiano, scegliendo con cura il cibo ed evitando gli sprechi, ad esempio. Oggi partono i lavori della COP21, facciamo sentire la nostra voce a Parigi firmando l’appello Non mangiamoci il clima”.

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