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Nasce il colosso mondiale della birra: il gruppo belga SabMiller è stato acquistato dal gigante inglese Inbev per 68 miliardi di sterline e produrrà un terzo dei boccali bevuti ogni giorno nel mondo. Coldiretti: “in Italia boom birrifici artigianali”

Nasce il colosso mondiale della birra: il gruppo belga SabMiller è stato acquistato dal gigante inglese Anheuser-Busch Inbev, (titolare fra l’altro dei marchi Budweiser e Stella Artois) per 68 miliardi di sterline (104 miliardi di dollari).
Secondo Bloomberg, la fusione, che crea un colosso in grado di controllare la metà degli utili realizzati ogni anno nel settore della birra, è stata accelerata dalla frenata delle economie emergenti. In base alla normativa britannica sulle acquisizioni, InBev ha tempo fino alle 17 di mercoledì per formalizzare l’offerta, ma le due compagnie si sono accordate per una proroga di due settimane, portando il termine fino alle 17 del 28 ottobre. La nuova compagnia post-fusione avrà sede legale in Belgio.

Focus - Coldiretti: +1900% birrifici artigianali negli ultimi 10 anni
Accanto al nuovo colosso si assiste in Italia al boom dei microbirrifici artigianali che sono aumentati del 1900% negli ultimi dieci anni ed oggi possono contare su una produzione record di 30 milioni di litri realizzati da oltre 600 aziende. Lo afferma la Coldiretti nel commentare la nascita del nuovo colosso del settore che produrrà un terzo dei boccali bevuti ogni giorno nel mondo grazie all’accordo fra la SabMiller e Inbev.
“In Italia - sottolinea la Coldiretti - sono oltre 30 milioni gli appassionati consumatori di birra per un consumo procapite annuo di 29 litri, molto poco rispetto a Paesi come la Repubblica Ceca con 144 litri pro capite, l’Austria 107,8, la Germania 105, l’Irlanda 85,6, il Lussemburgo 85 o la Spagna 82. La birra italiana vola pero’ all’estero con le esportazioni che - precisa la Coldiretti - sono praticamente triplicate negli ultimi dieci anni con un aumento record del 28% in quantità nel primo semestre 2015 rispetto allo stesso periodo anno precedente”.
“Oltre a contribuire all’economia la birra artigianale rappresenta anche - sottolinea la Coldiretti - una forte spinta all’occupazione soprattutto tra gli under 35 che sono i più attivi nel settore con profonde innovazioni che - sottolinea la Coldiretti - vanno dalla certificazione dell’origine a chilometri zero al legame diretto con le aziende agricole ma anche la produzione di specialità altamente distintive o forme distributive innovative come i brewpub o i mercati degli agricoltori di Campagna Amica. A sostenere la produzione italiana di birra - conclude la Coldiretti - ci sono le coltivazioni nazionale di orzo con una produzione di 860.000 tonnellate di orzo nel 2014 su una superficie complessiva investita di circa 226.000 ettari. Per quanto concerne la produzione di birra, la filiera cerealicola unitamente al Ministero delle Politiche Agricole ipotizzano un impegno annuo di granella di orzo pari a 90.000 tonnellate”.

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