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Expo dopo Expo: lo “Youth Manifesto” by Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition allegato alla Carta di Milano. Quando i giovani ispirano i grandi per cambiare il mondo

80 giovani da tutto il mondo hanno fatto proposte concrete, non ci sono solo le denunce, ora bisogna passare ai fatti. E nell’evento “Expo dopo Expo: le eredità dell’Esposizione Universale” (Milano 10 ottobre), la Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition ha inviato al Tavolo di Coordinamento della Carta di Milano lo “Youth Manifesto”, il documento redatto da 80 ricercatori di tutto il mondo che la Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition ha riunito a Parma lo scorso settembre. La richiesta è che venga accolto come allegato nella Carta di Milano come le proposte concrete che i giovani, futuri leader del domani, portano per risolvere i paradossi che affliggono il pianeta e il Sistema agroalimentare.

Focus - Lo “Youth Manifesto” by Fondazione Barilla
Siamo i futuri, agricoltori ed educatori. Siamo gli imprenditori, gli attivisti e i ricercatori di domani. Quando i leader politici parlano dell’impatto della fame, dello spreco di cibo, della malnutrizione, e dell’agricoltura sostenibile sulle future generazioni, parlano di noi. Decidono per noi. Come futuri leader vogliamo partecipare al dibattito ed essere parte della soluzione.
Il Manifesto propone un nuovo approccio per un utilizzo sostenibile delle risorse alimentari per preservare il pianeta e migliorare le condizioni di vita.
- Per i policymaker: valutare l’impatto ambientale, sociale, culturale e sulla salute delle proposte e delle scelte politiche, senza limitarsi alla semplice analisi economica dei costi e benefici.
- Per gli agricoltori: favorire il ritorno dei giovani all’agricoltura, l’attività che ci nutre. Lavorare con i Governi per dare a ogni persona un miglior accesso alla terra in contesti rurali e urbani, per ottenere maggiori finanziamenti e ideare migliori strategie per far crescere una nuova generazione di agricoltori.
- Per gli educatori: impegnarsi a insegnare a tutti i bambini e i ragazzi la relazione che lega il cibo, le persone, la salute e il pianeta, rendendo obbligatoria nei programmi scolastici di tutto il mondo l’educazione alimentare e all’agricoltura.
- Per i manager dell’industria alimentare: guidare le aziende creando filiere sostenibili, sostenendo gli agricoltori e sviluppando prodotti sani che ispirino i consumatori ad adottare stili di vita sostenibili. Per i giornalisti: valorizzare l’informazione sui temi della fame, del cibo, dell’obesità, dell’alimentazione e dell’agricoltura basata sui fatti, anche creando un “Foodlitzer”, premio internazionale per il giornalismo indipendente sulla sostenibilità agroalimentare.
- Per gli attivisti: chiedere alle aziende agricole e alimentari di aprire i loro Consigli di Amministrazione ai nostri rappresentanti, favorendo la cooperazione tra il mondo del business e gli attivisti, ad esempio nell’ambito di agricoltura sostenibile, della riduzione degli sprechi alimentari e della formulazione di prodotti più sani.
- Per i ricercatori: fornire dati aperti e imparziali, per connettere tra loro discipline diverse e far sì che concetti complessi su cibo, agricoltura e nutrizione diventino comprensibili, accessibili e utilizzabili.
Con lo Youth Manifesto, i giovani ricercatori si rivolgono anche ai cittadini di ogni Paese invitandoli a far sentire la loro voce e ad agire, perché le sfide globali sul cibo si possono vincere solo lavorando insieme.

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