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Essere Animali diffonde immagini choc sulla vita e la morte delle anatre alimentate a forza per ottenere foie gras, pubblicate in anteprima su Corriere.it. E, ancora una volta, la produzione della prelibatezze francese torna al centro del dibattito

Il nome fegato grasso, com’è noto, è quello di una malattia (la lipidosi epatica), e per ottonere il paté le oche vengono in pratica fatte ammalare con un’alimentazione forzata (gavage), pratica vietata in Italia e condannata dalla Ue, ma tollerata dove è pratica corrente. “Essere Animali” (www.essereanimali.org), associazione no-profit che promuove un cambiamento culturale, sociale e politico che superi tutte le forme di sfruttamento nei confronti degli animali, ha realizzato una nuova video inchiesta, in 6 allevamenti nei Pirenei, in Francia, dove viene prodotto oltre il 70% del foie gras distribuito poi in tutto il mondo, pubblicata in anteprima su Corriere.it (la voce narrante è quella dell’attrice italiana ed attivista Daniela Poggi), che mostra tutto il processo di produzione del fois gras e le “torture medievali” a cui 44 milioni di anatre (solo in Francia) vengono sottoposte per soddisfare l’“appetito” dei consumatori che spesso, però non sono a conoscenza di cosa accade agli animali.
Il foie gras viene prodotto in Francia, principale Paese produttore e consumatore, Bulgaria, Spagna, Ungheria e Belgio. Nel 2014, spiega il Corriere della Sera, in Italia sono state importate 33 tonnellate di foie gras d’oca e d’anatra. Diversi Paesi hanno deciso di metterlo al bando, se si pensa alla California, ma inconstituzionalmente, mentre in Italia Dal 2007 è effettivo un decreto che proibisce la produzione di patè di fegato d’oca, ma non la distribuzione.
Dal 2012 il marchio Coop, uno dei più grandi brand della grande distribuzione in Italia, ha cessato di importate e vendere questo prodotto, e adesso l’obiettivo della campagna di “Essere Animali”, che corre sui social con gli hashtag #solocrudeltà e #viadagliscaffali, è quello di convincere la gdo a rinunciare definitivamente al foie gras: “Rivolgiamo a queste società un appello: cessate le vendite di foie gras, le sofferenze inflitte a questi animali sono indescrivibili”.

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