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Piccoli produttori di cibo, comunità locali e indigeni che si battono per la terra e la sovranità alimentare in difesa della biodiversità biologica, sociale, culturale: ecco gli “attori” dei docu-film al “Festival delle Terre” (Roma, 12-14 ottobre)

Non Solo Vino
Di scena il docufilm Festival delle Terre, a Roma, dal 12 al 14 ottobre

Piccoli produttori di cibo, comunità locali, popoli indigeni e chiunque si batte per la terra e la sovranità alimentare, in difesa della biodiversità non solo biologica, ma anche sociale e culturale: ecco gli “attori” dei docu-film in programmazione all’edizione n. 12 del “Festival delle Terre - Premio Internazionale Audiovisivo delle Biodiversità” a Roma (Teatro Ambra Garbatella, 12-14 ottobre), promosso dal Centro Internazionale Crocevia. Una selezione di documentari italiani e internazionali che testimoniano l’universo dei diritti legati alla terra, attraverso gli occhi e le parole di chi ne è protagonista, per far conoscere l’identità culturale dei popoli, intesa, in senso lato, come l’insieme degli aspetti spirituali, materiali, intellettuali che contraddistinguono una società o un gruppo sociale (con documentari dedicati all’identità culturale e ai diritti dei migranti).
Il “Festival delle Terre - Premio Internazionale Audiovisivo delle Biodiversità” presenta 17 film dedicati a queste tematiche, articolandosi in tre diverse sezioni: Terre da rispettare, Terre da custodire, Terre da preservare, Terre da coltivare; Popoli Indigeni: Racconti di dignità; Terre Resistenti: We feed the world. Resistenze e alternative. E poiché l’Assemblea generale delle Nazioni Unite n. 68 ha proclamato il 2015 “Anno internazionale dei suoli”, al Festival ci sarà anche la Fao.
Il Festival si aprirà con una giornata interamente dedicata ai popoli indigeni che si concluderà con la proiezione del film “The Rice Bomber”, lavoro coraggioso e provocatorio dellaregista Cho Li: dopo dodici edizioni, per la prima volta un film di fiction “poetico e politico” selezionato all’edizione n. 64 del Festival Internazionale del Cinema di Berlino nella sezione “Panorama”. In programma nella seconda giornat, “By the River (Sai Nam Tid Shoer)” di Nontawat Numbenchapol, menzione speciale al Locarno Film Festival n. 66. Oltre a uno sguardo al panorama internazionale anche tanti documentari di giovani registi italiani tra cui “Brasimone” di Riccardo Palladini (selezionato a Visions du rèel 2014), film sulla questione nucleare ambientato nell’appennino emiliano, e “Terra di transito” di Paolo Martino (vincitore del premio Aquila Doc 2014), storia di un rifugiato curdo che tenta di raggiungere l’Europa affrontando tutte le difficoltà legate alla condizione di migrante.
Come di consueto il Festival, accanto a film provenienti dal mercato internazionale, ospiterà anche lavori di giovani emergenti ed autoproduzioni a dimostrazione di un rinnovato interesse per il documentario d’inchiesta e di denuncia. E da quest’anno, oltre al Premio Crocevia, il premio Berta Film: un contratto di distribuzione, che permetterà al film vincitore di essere rappresentato sul mercato internazionale del documentario.
Info: www.festivaldelleterre.it

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