02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

“Questo è l’Onu dei giovani contadini! Dimostra che a partire dagli umili si può cambiare la politica”: così il fondatore di Slow Food Carlo Petrini chiude “Terra Madre Giovani” ad Expo. Il Ministro Gentiloni: “è l’anima universale del tema di Expo”

Non Solo Vino
Il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, sul palco di Terra Madre Giovani

“Questo è l’Onu dei giovani contadini! Dimostra che a partire dagli umili si può cambiare la politica. Se l’Onu avesse questa energia, il mondo sarebbe in pace. È un incontro politico, la politica che conta davvero e funziona in tutti gli angoli del pianeta. Questo meeting rappresenta il futuro dell’agricoltura mondiale. Il cibo è la politica, l’amicizia, l’amore, la convivialità, è tutto: è l’unica cosa che tiene in vita le nostre cellule. Chi crede lo stereotipo del vecchio misero contadino deve svegliarsi. Voi siete il futuro. Vedervi qui è la gioia più grande che ho sperimentato nella vita, vedere qualcosa che hai costruito portata avanti da altri. Slow Food ha costruito la sua idea nel corso del tempo, ora ha le gambe e il cuore di una nuova generazione. Nel vedervi qui capisco che continuerete lungo la strada tracciata da Slow Food anche con maggiore forza”. Lo ha detto il fondatore di Slow Food Carlo Petrini ai giovani contadini arrivati a Milano da ogni parte del mondo nella conferenza finale all’Expo di “Terra Madre Giovani - We Feed the Planet”.
“I giovani contadini sono il futuro della terra perché lavorano la terra - ha aggiunto il presidente internazionale della chiocciola - non parte della cultura ma la complessità della cultura. Chi lavora con la terra si occupa di ambiente, conosce l’uomo meglio degli antropologi, fa di economia politica. Non è parte di un sistema , ma è l’intero sistema”. E, rivolto ai futuri leader dell’agricoltura mondiale: “quando tornerete a casa, la prima cosa che dovete fare è prendere gli anziani per mano: la vera forza di Terra Madre è la connessione intergenerazionale. Organizzate un Terra Madre nel vostro Paese, vogliamo che la nostra rete per rafforzarsi si allarghi e si estenda”.
“Terra Madre Giovani” è “uno dei successi più grandi di Expo, è l’anima universale del suo tema: “Nutrire il Pianeta” - ha detto il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni - l’agricoltura sostenibile non è un messaggio di nicchia, ma una risposta globale per il pianeta. “Terra Madre Giovani”, Expo 2015 e la Cop 21 (la Conferenza Onu sui cambiamenti climatici, Parigi, 7-8 dicembre, ndr) hanno obiettivi comuni: verso un futuro sostenibile, per l’agricoltura e per l’ambiente. La generazione Fame Zero era un’utopia. Oggi può e deve diventare concretezza, anche grazie a voi”.
Con l’Expo il mondo ha guardato a Milano per avere risposte sulle grandi questioni alimentari. E Slow Food, con la prima edizione di “Terra Madre Giovani” vi ha portato chi il cibo lo produce: senza ascoltare la loro voce non si può nutrire il pianeta, e guardare al futuro. Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha ricordato “la proposta di Carlin Petrini di portare gli agricoltori del mondo a Milano. Oggi è realtà. Milano è riuscita a diventare hub economico, culturale e di condivisione per i giovani, tra start-up e agricoltura”. “Con voi giovani di Terra Madre - ha detto il Commissario Unico di Expo 2015 Giuseppe Sala - colmiamo una lacuna di Expo: la presenza di chi coltiva il cibo che mangiamo. Sono certo che quello che voi portate qua è un’esperienza reale di cui c’era bisogno. Rappresenta la speranza di un altro modo di vivere”.
E mentre loro, i giovani e futuri leader dell’agricoltura mondiale si alternano sul palco di Expo per lanciare i loro messaggi al mondo, il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina li ringrazia “per essere qui a Expo. Fate parte di un grande cambiamento politico e sociale. Io credo che Expo sia la generazione Fame Zero. E dopo la fine dell’Esposizione abbiamo bisogno di continuare ad incontraci”.
“Lo abbiamo fatto: abbiamo portato migliaia di giovani nel più importante dibattito alimentare globale dell’Expo - ha spiegato Joris Lohman, presidente dello Slow Food Youth Network - abbiamo creato una piattaforma per raccogliere le vostre idee e la vostra energia. Sappiamo che il tempo è limitato, l’urgenza è in arrivo: siamo in una crisi alimentare. E questa è la fine di questo incontro, ma l’inizio di qualcos’altro. Let’s march!”, ha concluso dando il via alla marcia all’Esposizione Universale dei 2.500 contadini, pescatori, allevatori, pastori, nomadi, indigeni e artigiani del cibo under 40 riuniti per la prima volta da Slow Food, nell’anno di Expo.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli