02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Non solo l’Italia: altri 18 Stati Membri Ue hanno detto no alla coltivazione di Ogm nel loro territorio nazionale. E 8 italiani su 10 (dati Ixè) sono d’accordo con questa linea “che si oppone al biotech nei campi”. A dirlo la Coldiretti

Come l’Italia altri 18 Stati membri hanno notificato alla Commissione Europea la richiesta di vietare la coltivazione di Ogm sul loro territorio entro i termini stabiliti dalla Direttiva 412/2015 (art. 26 quarter “Misure transitorie”). Lo rende noto la Coldiretti alla scadenza dei termini nel sottolineare che il totale di 19 Stati membri è composto da Austria, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Slovenia, e Ungheria, mentre la Gran Bretagna ha presentato domanda per Scozia, Galles e Irlanda del Nord ed il Belgio per la Vallonia.
“Si tratta - sottolinea la Coldiretti - di una conferma della crescente opposizione agli organismi geneticamente modificati in agricoltura in tutta Europa, dove riguarda la stragrande maggioranza dei Paesi, perché non hanno mantenuto le promesse miracolistiche. Le superfici seminate a transgenico nell’Unione Europea non solo sono del tutto marginali rispetto al totale ma addirittura in calo nel 2014 con una diminuzione del 3%, a conferma della crescente diffidenza nei confronti di una tecnologia che non rispetta le promesse, secondo l’analisi del rapporto annuale 2014 dell’“International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications” (Isaaa). La superficie Ogm in Europa nel 2014 - precisa la Coldiretti - conta oggi appena 143.016 ettari di mais Bt coltivati in soli 5 Paesi sui 28 che fanno parte dell’Unione. Peraltro ben il 92% di mais biotech europeo è coltivato in Spagna dove sono stati seminati 131.538 ettari mentre le superfici coltivate sono residuali in Portogallo, Slovacchia, Repubblica Ceca e Romania. Ma anche in quest’ultimo paese si sta verificando un crescente abbandono delle sementi transgeniche da parte degli agricoltori, come nel caso del mais MON810 che - rivela Coldiretti - che le multinazionali sono arrivate addirittura ad offrire gratuitamente, senza però trovare persone disposte ad utilizzarle. Recentemente - conclude Coldiretti - anche il vice primo ministro del Governo russo Arkady Dvorkovich, dell’intenzione di proibire la produzione di prodotti geneticamente modificati nel paese degli Zar”.
Una decisione, quella dell’Italia, che secondo Coldiretti “trova d’accordo quasi 8 cittadini su 10 (76%) che si oppongono oggi al biotech nei campi”, secondo un sondaggio in collaborazione con Ixè.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli