02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

“La dieta é una terapia e quindi si parla di prescrizione dietetica. Per mettere a punto una terapia serve una diagnosi e la diagnosi la fa il medico”. Così ad Expo Barbara Paolini, dell’Associazione Italiana Dietetica e Nutrizione Clinica

“La dieta é una terapia e quindi si parla di prescrizione dietetica. Per mettere a punto una terapia serve una diagnosi e la diagnosi la fa il medico”. Così il medico nutrizionista dell’Associazione Italiana Dietetica e Nutrizione Clinica (www.adiitalia.net) e dell’Azienda Ospedaliera Senese, Barbara Paolini, ha messo in guardia dal rischio delle diete fai da te, chiarendo come sia fondamentale rivolgersi a specialisti per non incorrere nei rischi di un’alimentazione non controllata.
“Da un lato - ha spiegato l’esperta in uno degli appuntamenti organizzati a Expo dal Ministero della Salute - abbiamo una crescita negli ultimi anni di obesità e sovrappeso, mentre dall’altro web e riviste promuovono modelli cosi’ detti vincenti magri e belli. Se questo aiuta a porre l’attenzione sulla necessita’ di un mangiare sano, allo stesso tempo sviluppa l’istinto a perdere peso e a farlo nel modo più breve possibile”.
In Italia il 77% degli uomini e l’83% delle donne si vede sovrappeso e 1 su 3 ricorre a diete fai da te per perdere peso; in particolare, il 13% si affida a diete trovate su libri e riviste o su internet; fra gli adolescenti il 40% ha deciso da solo cosa e quanto mangiare.
“I rischi di una dieta fai da te - ha spiegato Paolini - attengono a più aree. Dal punto di vista biologico si producono danni organici e un adattamento del metabolismo sul nuovo regime calorico, per il quale al termine della dieta si assiste al recupero, spesso anche aggravato, dei chili persi. C’è poi una compromissione della composizione corporea perché si perde soprattutto acqua e massa muscolare, mentre iniziano ad aumentare gli stimoli biologici per accrescere appetito. C’è abbassamento degli zuccheri e di ormoni come per esempio la ferotonina con la conseguenza di irritabilità, stanchezza e depressione, che fa percepire ancora di più il bisogno di cibi dolci e quindi una perdita controllo”.
Il medico ha fatto, quindi, notare che le diete “oltre che restrittive sono monotone e causano quindi carenze nutrizionali di vitamine e sali minerali”. Infine, l’aspetto psicologico legato all’ansia e all’irritabilità che porta a “focalizzare l’attenzione sul cibo, le cui conseguenze più gravi sono i disturbi del comportamento alimentare soprattutto tra adolescenti”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli