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Dal puzzone di Moena dal Trentino al latte di cammello dei pastori dell’Etiopia, la biodiversità delle produzioni e delle tradizioni dei formaggi e delle mille forme del latte del mondo è di scena a “Cheese 2015” con Slow Food (Bra, 18-21 settembre)

Dal cheddar artigianale del Somerset inglese all’oscypek polacco, dal latte di cammello dei pastori karrayyu dell’Etiopia allo sbrinz d’alpeggio svizzero. Dall’Italia? Caciocavallo podolico della Basilicata alla vacca bianca modenese, il pallone pugliese di Gravina e il puzzone di Moena dal Trentino. Ma ci saranno anche Maria Antonia Brito, Elizabeth Noemi Medina e Marta Nuñez, donne tenaci che con la loro produzione di formaggio di capra di Tucumán in Argentina resistono concretamente all’avanzata della soia gm e delle monocolture delle multinazionali, accanto allo skyr tradizionale islandese e quello della capra orobica lombarda, new entry tra i 450 Presìdi che fanno di Slow Food la “paladina” della biodiversità, delle produzioni, delle loro tradizioni e dei loro artigiani. Cinquanta di questi, tra le produzioni lattiero-casearie, provenienti sia dall’Italia sia dal resto del mondo (14 Paesi), dal 18 al 21 settembre, saranno a Bra in occasione di “Cheese 2015”, la biennale dedicata alle forme del latte promossa da Slow Food, all’edizione n. 10, attorno al tema “Alle sorgenti del latte, per nutrire il pianeta”.
E se il focus di “Cheese 2015” sarà il ruolo della montagna, ma le storie dei giovani che hanno scelto di vivere e lavorare tra le vette, le valli e gli alpeggi per cambiare vita e ripercorrere le orme dei loro avi, alla rassegna di Slow Food ci saranno il Mercato dei Formaggi, insieme ai Presìdi e agli affinatori da tutto il mondo, e la Gran Sala dei Formaggi, dove ospite è la produzione lattiero-casearia della Spagna, a cui abbinare i calici dell’Enoteca, con centinaia di etichette italiane scelte dalla Banca del Vino di Pollenzo. Ma anche, le Cucine di Strada, i Food Truck, la Piazza della Birra e quella della Pizza. E tornano le degustazioni guidate dei Laboratori del Gusto, 35 appuntamenti per conoscere il mondo della biodiversità casearia e non solo; gli Appuntamenti a Tavola, occasione unica per incontrare alcuni tra i migliori chef del panorama nazionale e internazionale e assaggiare le loro specialità; gli incontri curati da Slow Food Educazione, con le attività dedicate alle scuole e alle famiglie e un Master of Food pensato per gli under 30, alla scoperta degli abbinamenti tra formaggi e birre artigianali.
Non mancheranno gli approfondimenti, grazie alle Conferenze su tematiche legate alla filiera lattiero-casearia, alle presentazioni dei libri firmati dalla Chiocciola e alla lettura quotidiana dei giornali. Infine, la Casa della Biodiversità con gli incontri con i produttori e l’esposizione di prodotti tipici per conoscere e comprendere meglio gli ecosistemi montani e la loro influenza diretta e indiretta sulla nostra vita.
Info: www.slowfood.it

Focus - Ospitare in famiglia pastori, giovani cuochi e accademici da tutto il mondo: è l’invito rivolto da Slow Food agli abitanti di Bra e dintorni per “Cheese 2015”
Hanno risposto in tanti alla proposta lanciata da Slow Food e “Cheese 2015” qualche settimana fa, aprendo le porte delle proprie case ai delegati che saranno presenti all’evento dal 18 al 21 settembre. Pastori, casari, giovani cuochi e accademici che lavorano per garantire cibo buono pulito e giusto a tutti, sono oltre 50 le donne e gli uomini invitati da Slow Food e provengono principalmente dall’Europa continentale, dall’Africa e dall’America Latina. In molti hanno già “trovato casa” a Bra, ma anche a Cherasco e Fossano, entrambe Città di Terra Madre che vedono una forte partecipazione della rete di Slow Food. Per tutte le famiglie che, magari in vacanza ad agosto, avessero saltato la prima “chiamata all’accogliezza”, c’è ancora possibilità di vivere questa esperienza.
“L’esperienza che viene proposta - sottolinea il sindaco di Bra Bruna Sibille - consente a entrambi gli attori di ottenere un vantaggio. All’ospite di poter essere coinvolto nella quotidianità delle nostre famiglie e godere appieno non solo l’evento, ma anche conoscere il nostro modo di vivere. Per l’ospitante la possibilità di avere un momento di incontro e confronto con persone di altre culture, che possono però aprire gli orizzonti e favorire gli scambi. Come già accade in occasione dei gemellaggi, degli scambi scolastici e formativi o come già accaduto con Terra Madre, all’appello Bra risponderà presente”.
Info: ospitalita@slowfood.it

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