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Save the date - Il 3 settembre a Milano “fuori Expo” Coop racconta l’Italia, tra ripresa e lasciti della crisi nella spesa, nel “Rapporto Coop 2015”. A Expo 15 celebri personaggi illustrano il saper fare italiano ne “Le 4 potenze dell’enogastronomia”

Save the date: il 3 settembre a Milano, “fuori Expo” alla Terrazza Martini, la Coop racconta l’Italia e gli italiani, le macro e le micro differenze tra i diversi territori del nostro Paese e il confronto con quanto accade negli altri grandi Paesi europei, analizzando le traiettorie della ripresa e i lasciti della crisi, i mutamenti delle famiglie e i cambiamenti nei comportamenti di spesa, nella presentazione dell’anteprima del “Rapporto Coop 2015”, redatto dal Settore Economico e Ufficio Studi di Coop in versione digitale interattiva e multimediale (ore 11,00). All’Expo, invece, all’Auditorium di Palazzo Italia, nei seminari promossi da Padiglione Italia, Direzione Territori e Contenuti e coordinati dalla Fondazione Censis, 15 celebri personaggi - da Gualtiero Marchesi a Maurizio Riva, da Angelo Gaja a Massimo Spigaroli - raccontano il saper fare, la bellezza, l’oltrepassare il limite e la visione del futuro ne “Le quattro potenze dell’enogastronomia italiana”, accompagnati dall’autore de “Il Golosario” Paolo Massobrio (ore 18,30).
Ad illustrare l’edizione 2015 del “Rapporto Coop”, saranno, tra gli altri, Stefano Bassi, presidente Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori-Coop) e Marco Pedroni, presidente Coop Italia (Consorzio nazionale per gli acquisti e le politiche di marketing): una fotografia dell’Italia e degli italiani, che, come ogni anno, emerge a chiare lettere dal loro modo di fare la spesa (www.e-coop.it).
Il racconto dell’Italia ne “Le quattro potenze dell’enogastronomia italiana” passa invece attraverso il percorso del maestro degli chef Gualtiero Marchesi, ma anche con gli arredi progettati da uno dei massimi designer italiani, Maurizio Riva, e dagli interventi sul paesaggio dell’architetto del verde Paolo Pejrone, rappresentanti della “potenza della bellezza”. L’Italia dell’enogastronomia ha però solide radici nell’artigianato e in quella “potenza del saper fare” che connota ad esempio il cuoco italiano nel mondo, come racconterà il presidente di Euro Toques, l’associazione internazionale degli chef, Enrico Derflingher. Ma saper fare è anche l’arte di creare alcuni prodotti straordinari ed esportarli in tutto il mondo: lo spiegheranno due dei massimi esempi nel mondo del vino, Angelo Gaja, e dell’artigianato alimentare, Massimo Spigaroli. E tra le potenze italiane c’è anche la capacità di oltrepassare il “limite” e immaginarsi strade dove prima non c’era nulla, esemplificata dalla storia di Teo Musso, che si è inventato - in un Paese ai confini delle Langhe del vino - la birra artigianale italiana, aprendo un fenomeno che oggi annovera 500 microbirrifici. Marina Cvetic racconterà la storia della famiglia Masciarelli che ha trovato la strada del vino in un territorio non facile come l’Abruzzo e la sua storia personale, quella di una giovane donna che pur avendo perso all’improvviso il marito, Gianni Masciarelli, è riuscita a sostenere e far crescere l’azienda. Poi c’è chi ha un limite fisico, come le sbarre di un carcere, che supera attraverso i panettoni, prima, poi diventati una serie di prodotti oggi conosciuti ovunque: è la storia di Giotto, la cooperativa nata e cresciuta nel carcere Due Palazzi di Padova, diventata nell’arco di pochi anni un fenomeno che ha fatto il giro del mondo e che sarà raccontata dal responsabile del progetto Nicola Boscoletto. Il superamento del limite è anche una questione mentale, come illustrerà il professor Vittorio A. Sironi, specialista neurochirurgo, esperto di neurogastronomia e di neuroetica dell’ Università di Milano Bicocca. La “potenza del futuro”, infine, è l’apice del percorso che nasce dalle altre tre potenze. Racconta di tecnologia che permette di rivoluzionare le colture tradizionali, come ha fatto Alessandro Piana che ha appena terminato la sua serra dove cresce lo zafferano in aeroponica, o Eleonora Bertolone che ha rilanciato una varietà di riso quasi dimenticata, il Rosa Marchetti. O ancora Aldo Bongiovanni, che giovanissimo ha scommesso sul mulino di famiglia e sui grani antichi combinandoli con la vendita su web. Futuro è anche un progetto che coniuga salute e alimentazione come quello lanciato dall’imprenditore Marzio Nocchi che a Milano ha aperto il suo nuovo concept di ristorante, il Papillarium di Amati. O ancora un progetto che insegna come business e etica debbano necessariamente essere uniti, anche in campi difficili come quello del cacao: lo spiega Plinio Agostoni fondatore di Icam che recentemente in Perù ha lanciato un progetto per permettere ai contadini di sostituire il cacao alla coca e sottrarsi alla criminalità (www.ilgolosario.it - www.padiglioneitaliaexpo2015.com).

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