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Contro lo spreco di cibo, “riabilitiamo l’economia domestica, partendo dalla cucina di tutti i giorni”: è il messaggio dal talk “A Spreco Zero” a Cortina. Come? Riabbracciando abitudini diffusissime in tempi di ristrettezze non così lontani …

Non Solo Vino
Andrea Segre

Lo spreco alimentare non è solo un problema morale, ma un gravissimo sperpero di risorse e di energia: per questo è necessario riabilitare il concetto di “economia domestica” ed è essenziale partire dalla cucina, quella di tutti i giorni. Come? Con un pizzico di originalità, anche materie povere, semplici e di avanzo possono trasformarsi in un menu a 5 stelle, nel rispetto dell’ambiente e delle tasche, dalla buona, “vecchia” polenta, alle patate della sera prima, passando per il pane ormai non più morbido, riabbracciando abitudini virtuose in cucina, diffusissime in un tempo di ristrettezze non così lontano, ma quasi dimenticato per il mutare delle abitudini e la trasformazione dell’alimento in un prodotto di consumo. È emerso in un talk “A Spreco Zero a due passi dal cielo” di scena a Cortina d’Ampezzo, il 24 agosto al Rifugio Averau, con il Sottosegretario all’Ambiente Barbara Degani.

“Nel bidone della spazzatura domestico - ha ricordato al talk il professor Andrea Segré, fondatore di Last Minute Market, promotore dal 2010 della campagna europea “Un anno contro lo spreco” e ideatore della rete SprecoZero - gettiamo ogni anno 8,1 miliardi di euro, ovvero 6,5 euro settimanali a famiglia per 630 grammi circa di cibo sprecato. E questo spreco “costa” come mezzo punto di Pil”. Dalla teoria, con Anna Maria Pellegrino, presidente dell’Associazione Italiana Food Blogger, alla pratica, in un cooking show food blogger hanno dato vita ad un menu completo e appetitoso, accompagnato da vini firmati Bisol, utilizzando prodotti locali e di recupero dalla cena tenutasi la sera prima nel 5 stelle lusso Cristallo Hotel SPA & Golf di Cortina.

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