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Leader nell’e-shopping di qualsiasi categoria merceologica, Amazon apre ufficialmente il suo negozio di “Alimentari e cura per la casa” e la speranza, adesso, è che faccia da traino alla crescita di un settore che, sul web, raccoglie solo le briciole

Leader indiscusso nell’e-shopping di qualsiasi categoria merceologica, dai libri alla tecnologia, adesso Amazon apre ufficialmente il suo negozio di “Alimentari e cura per la casa”, con migliaia di prodotti alimentari a lunga conservazione e per la cura e la pulizia quotidiana della casa, già disponibili online, dei più grandi marchi nazionali ed internazionali, come Barilla, Valfrutta, Knorr, Rio Mare, San Benedetto, Mulino Bianco, che i clienti potranno ordinare e vedersi recapitare a casa in 24, dalla pasta al latte, dalle bibite allo shampoo (www.amazon.it/alimentari).

“Il nostro nuovo negozio è disponibile 24 ore al giorno e 7 giorni su 7. Adesso - commenta François Nuyts, country manager di Amazon Italia e Spagna - i clienti possono acquistare migliaia di prodotti alimentari a lunga conservazione e per la cura quotidiana della casa con un click e dimenticare code e pesanti borse da trasportare. Oggi è solo il primo giorno: abbiamo iniziato con migliaia di prodotti da centinaia di marchi nazionali e internazionali di eccellenza, e continueremo ad ampliare la nostra selezione in modo rilevante nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. A cominciare da questa estate daremo l’opportunità ai venditori terzi di offrire i loro prodotti all’interno del nuovo negozio “Alimentari e cura della casa”: questa è una grande occasione per le aziende alimentari italiane di raggiungere milioni di clienti Amazon sia in Italia sia all’estero”.

Che sia la volta buona, anche per l’agroalimentare, di “sfondare” sul mercato delle vendite online? Secondo l’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm - Politecnico di Milano (www.consorzionetcomm.it), nel 2015 il comparto alimentare online, inteso come l’insieme di grocery (spesa da supermercato) e food & wine enogastronomico, cresce del 27% sul 2014, superando i 460 milioni di euro in valore, pari, però, appena al 3% dell’e-commerce italiano. “Il comparto alimentare, nel 2015, è uno dei settori più dinamici nel panorama dell’e-commerce b2c italiano - spiega Alessandro Perego, direttore scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano - e infatti crescono sia il grocery (spesa da supermercato), che nel 2015 supera i 200 milioni di euro, sia il food & wine enogastronomico, che sfiora i 260 milioni di euro”.

“Lo sbarco online del grocery italiano è in ritardo rispetto al resto d’Europa. Al contrario di altri settori - dice Roberto Liscia, presidente di Netcomm - Consorzio del Commercio Elettronico Italiano - il grocery non è riuscito ad organizzarsi in maniera adeguata: dal nostro indice mensile che monitoriamo con “Human Highway”, negli ultimi tre mesi, gli acquisti online nell’alimentare rappresentano solo l’1,2%, fanalino di coda dell’intero e-commerce italiano. Amazon oggi va a colmare un vuoto nell’offerta: velocità, puntualità, delivery sono stimoli per la piccola, media e grande distribuzione organizzata italiana che deve reimpostare la propria strategia distributiva. Inoltre - conclude Liscia - l’offerta tipica dei prodotti made in Italy continua a soffrire di una restrizione geografica, non solo nazionale ma anche regionale. Il food italiano deve trovare una strategia multicanale per poter uscire dai propri limiti geografici”.

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