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Per la prima volta la spesa delle famiglie italiane per la frutta sorpassa quella per la carne. Ma anche per la speculazione, che vede i prezzi crescere anche del 500% dal campo alla tavola. Così la Coldiretti nella “Festa della Frutta” ad Expo

Per la prima volta la spesa per frutta e verdura degli italiani ha sorpassato quella per la carne ed è diventata la prima voce del budget alimentare delle famiglie con una rivoluzione epocale per le tavole nazionali che non era mai avvenuta in questo secolo. Effetto del cambiamento degli stili di vita, ma anche della speculazione, con i prezzi della frutta che, dal campo alla tavola si moltiplicano fino al 500%. A dirlo la Coldiretti, sulla base dei dati Istat sugli ultimi 15 anni, nella Giornata dell’Ortofrutta al Padiglione Coldiretti ad Expo, con migliaia di agricoltori provenienti dalle campagne delle regioni insieme al Ministro Maurizio Martina e al presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.
“La spesa degli italiani per gli acquisti di frutta e verdura infatti - sottolinea la Coldiretti - rappresenta ora il 23% del totale del budget destinato dalle famiglie all’alimentazione per un importo di 99,5 euro per famiglia al mese contro i 97 euro della carne che, con una incidenza del 22% sul totale, perde per la prima volta il primato.
L’affermarsi dell’ortofrutta nella dieta degli italiani ha fatto nascere opportunità professionali come dimostrano i nuovi mestieri della frutta e verdura scesi in campo all’Expo per iniziativa della Coldiretti con dimostrazioni pratiche, dal “sommelier” che insegna a scegliere il miglior tipo di frutta da abbinare al pasto, allo scultore che crea magie usando le verdure, dal “personal trainer dell’orto” che insegna il fai da te a quello della spesa che aiuta ad ottimizzare gli acquisti di frutta e verdura.
“È in atto a livello globale una tendenza al riconoscimento del valore alimentare della frutta e verdura alla quale dobbiamo saper dare una risposta concreta”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “l’Italia ha il primato europeo nella produzione che genera un fatturato di 13 miliardi con 236.240 aziende che producono frutta, 121.521 che producono ortaggi, 79.589 patate e 35.426 legumi secchi”.
I sommelier della frutta sono molto richiesti nelle scuole e cominciano a fare capolino negli agriturismi e nei ristoranti per insegnare soprattutto alle nuove generazioni e non a riconoscere varietà, grado di maturazione, sapore, colore, origine e profumo di mele, pere, pesche e anche dei piccoli frutti. Ma c’è di più, e chi punta al titolo di “Maestro assaggiatore”, il grado più alto della categoria, può frequentare corsi tenuti da docenti universitari ed esperti in analisi sensoriale ed aspirare grazie a queste conoscenze di trasformare un hobby in un vero e proprio lavoro.
In questi ultimi anni con la ricerca della salubrità si è verificato peraltro un diffuso interesse alla coltivazione “fai da te” di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane, ma anche di piselli, fagioli fave e ceci da raccogliere all’occorrenza, con quasi 20 milioni di italiani che aspirano ad avere il pollice verde secondo l’Indagine Coldiretti/Censis. Se in passato erano soprattutto i più anziani a dedicarsi alla coltivazione dell’orto, memori spesso di un tempo vissuto in campagna, adesso - continua la Coldiretti - la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di coltivazione. Un bisogno di conoscenza che - continua la Coldiretti - è stato colmato con il passaparola e con le pubblicazioni specializzate, ma che ora ha favorito la nascita di una nuova figura professionale con dei veri e propri “personal trainer dell’orto” con il compito di offrire consulenza e tutoraggio a domicilio su tutto il territorio nazionale, messi a disposizione dalla rete degli orti urbani di Campagna Amica.
C’è però anche il tutor della spesa che guida i consumatori nelle scelte di acquisto di un bene diventato piu’ prezioso con l’indicazione non solo delle provenienze, delle stagionalità delle varietà migliori da scegliere, ma anche delle specifiche proprietà salutistiche senza dimenticare le modalità di conservazione di prodotti altamente deperibili soprattutto con il caldo, per aiutare a risparmiare, senza rinunciare alla qualità. Una figura - spiega la Coldiretti - presente in molti mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove è possibile acquistare frutta e verdura di stagione direttamente dagli agricoltori, ma che è anche richiesta per la preparazione di volantini informativi o cartelli in altre forme distributive. Ma con la frutta e verdura è possibile esprimere anche creatività utilizzandole come strumenti musicali o realizzando delle vere e proprie opere d’arte grazie alla nuova figura dello “scultore” della frutta o della verdura. Si tratta - spiega la Coldiretti - di maestri intagliatori che, con l’utilizzo di pochi utensili, sono capaci di sfruttare al meglio i colori vivaci e le forme diverse delle tante varietà coltivate in Italia per realizzare delle magnifiche sculture, originali composizioni e divertenti oggetti decorativi per occasioni importanti. All’opera all’Expo - conclude la Coldiretti - ci sono stati gli scultori di cocomeri, una evoluzione di quello che avviene tradizionalmente ogni anno con le zucche di Halloween che hanno avuto una vera esplosione in Italia negli ultimi anni.
Ma non mancano i problemi, soprattuto sul fronte dei prezzi all'origine e al consumo, visto che dal campo alla tavola i prezzi della frutta moltiplicano fino al 500%, dalle pesche pagate al produttore 0,30 euro e rivendute al consumatore a 1,80 euro alle susine, per le quali l’agricoltore si vede corrispondere 0,40 euro per poi ritrovarle sui banchi dei supermercati a 1,40 euro, dai meloni che da 0,40 euro schizzano a 1,40 euro al chilo, all’uva da tavola che si trova in vendita a 2,50 euro rispetto agli 80 centesimi dati a chi la coltiva, che non riesce più a coprire neppure i costi di produzione, denuncia ancora la Coldiretti su dati Ismea.
“E’ in atto una vera speculazione che sottopaga la frutta al di sotto dei costi di produzione agli agricoltori e non permette a molti cittadini di garantirsi il consumo di un prodotto indispensabile per la salute in questa stagione”, afferma ancora Moncalvo, nel sottolineare che “nella forbice dei prezzi dal campo alla tavola c’è margine da recuperare per garantire un reddito sufficiente agli agricoltori e acquisti convenienti per tutti i cittadini”.
“A rischio - continua la Coldiretti - ci sono il territorio nazionale reso unico dalla presenza dei frutteti, la salute dei cittadini ed un importante indotto economico ed occupazionale. Sono oltre 345.883 le unità lavorative impegnate ogni anno nel settore, cui se ne aggiungono altre 28.621 che lavorano nell’industria della trasformazione, secondo una analisi della Coldiretti. Le attività di raccolta che si concentrano nel periodo estivo rappresentano, peraltro, anche una preziosa opportunità di lavoro per 200.000 giovani italiani.
In questo contesto una vera rivoluzione è in atto grazie al progetto “Scendipianta” di Fai, “Firmato dagli agricoltori italiani”, che accorcia la filiera riducendo gli attuali 4-5 passaggi dal produttore alla vendita, per premiare di più chi produce bene e per fornire un prodotto più buono al commercio al dettaglio che può offrire maggiore qualità al consumatore. Un obiettivo raggiunto con la definizione degli standard qualitativi con la distribuzione commerciale e la selezione dei produttori in grado di garantire questi standard, ma anche un sistema logistico che consenta di assicurare la maturazione ottimale dei vari prodotti anche grazie alla realizzazione di una filiera ridotta e lo sviluppo delle varietà e zone vocate, per privilegiare la qualità alla quantità delle produzioni. Un progetto che ha trovato l’attenzione della principale catena distributiva italiana “Conad” con cui è stato stretto un importante accordo nell’ambito del quale sono iniziate le prove su vari punti vendita con pesche e nettarine che piano piano si estenderanno anche alle altre specie ortofrutticole.

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