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Le terre della Ferrari e Pavarotti sono le stesse dell’Aceto Balsamico, Parmigiano Reggiano, grandi salumi e Lambrusco. Per scoprirle e capirne i legami, ora c’è “Discover Ferrari & Pavarotti land”, progetto di marketing territoriale pubblico-privato

Le terre di un autentico mito made in Italy, come la Ferrari, e di uno dei più grandi artisti italiani, come il tenore Luciano Pavarotti, sono le stesse dell’Aceto Balsamico più celebre d’Italia, del vero Parmigiano Reggiano che tutto il mondo ci invidia (e imita), di alcuni tra i più prelibati salumi, prosciutto, mortadella e culatello in primis, e, ovviamente di un vino, molto amato e tradizionale, come il Lambrusco. Senza dimenticare ristoranti, trattorie, e Massimo Bottura che, con la sua Osteria Francescana, ha fatto conoscere la nobiltà dell’unione tra prodotti tipici e creatività, al punto da essere classificato tra i primi chef al mondo. Per scoprirne la storia, ma anche comprenderne i legami, a partire dalla maestria made in Italy che c’è dietro, in modo semplice, e perché no, anche economico, ora c’è “Discover Ferrari & Pavarotti land”, un progetto di marketing territoriale che, per la prima volta, unisce aziende private e enti pubblici che rappresentano le eccellenze del vivace territorio modenese, grazie al quale, ogni giorno fino alla fine dell’Expo 2015 di Milano, un servizio navette collega i siti di grande interesse, accompagnando visitatori armati di un Passaporto Discover.
Un percorso di visita che intreccia storia, cultura, slow food e fast cars nel segno di un territorio simbolo di produzione del made in Italy (con 60 euro e navetta a disposizione per 48 ore, si può accedere a tutti i luoghi di interesse), tra città ricche di fascino, come Modena, Patrimonio dell’Unesco, Maranello e le bellissime strade usate dai collaudatori della Ferrari per lo sviluppo dei nuovi modelli, Sassuolo con la sua Reggia Estense e la prestigiosa ceramica, Vignola, Carpi, e Nonantola con la celebre Abbazia di Matilde di Canossa, e poi Musei come il Museo Ferrari di Maranello ed il Museo Enzo Ferrari e dei Motori di Modena, il Museo Casa di Luciano Pavarotti, ma anche le aziende dove nascono le eccellenze enogastromiche del territorio: quelle del Balsamico di Modena, con le celebri acetaie Malpighi e Giusti, e la Consorteria con il suo Museo; del Parmigiano Reggiano, dal Caseificio Bio Hombre Panini Motor Museum (che possiede anche una delle più complete collezione di Maserati storiche raccolte da Umberto Panini) al Caseificio 4 Madonne dell’Emilia, dove si può seguire l’intero processo della produzione; dei famosi salumi modenesi, con il Salumificio Villani che ha da poco inaugurato il Museo della Salumeria; e, non da ultime, le cantine del Lambrusco, come Cleto Chiarli, pronta ad aprire le porte della sua antica villa nelle vicinanze di Maranello, per un tour in cantina e tra i filari, assaggiando quel Lambrusco curiosamente premiato oltre un secolo fa dall’Esposizione Universale di Parigi con la prestigiosa Mention Honorable, e, nelle vicinanze del Museo Enzo Ferrari di Modena, le Antiche Cantine Gavioli, con il Museo del Vino e, nel segno della passione, la sala che espone le Formula 1 di Senna e di Villeneuve accanto a tanti trofei e memorabilia.
Restando in tema motori, la start line delle navette sono le stazioni ferroviarie dell’alta velocità di Bologna e Medio Padana (Reggio Emilia), oltre che quella di Modena. Ma si può scendere in pista anche al volante della propria auto.
Info: www.ferraripavarottiland.it

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