02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Dal pomodoro nero ai sensori anti-disidratazione della frutta, la scienza applicata al cibo è in mostra a “Tuscia Food Valley-Produzione e cultura del cibo tra passato, presente e futuro”, nuovo spazio espositivo permanente dell’Ateneo della Tuscia

Non Solo Vino
Una mostra sulle innovazioni del cibo alla Università della Tuscia a Viterbo per Expo

Dalle ricerche relative alla produzione delle materie prime, come quella che ha fatto nascere il SunBlack, il pomodoro nero, alle tecnologie applicate all’industria agroalimentare, come i sensori ottici per il controllo della disidratazione di frutta biologica, dagli strumenti e biotecnologie capaci di migliorare la produzione e il consumo del cibo alle pratiche sostenibili che permettono il recupero di scarti alimentari o di calcolare il costo ecologico dei nostri consumi, con un occhio allo studio socio-economico delle scelte di consumo e alla storia, a partire dall’archeologia, come strumento per la ricostruzione del paesaggio e dell’alimentazione antichi. Dal 3 luglio al 31 ottobre 50 contributi di ricerca attorno a questi temi sono in mostra a “Tuscia Food Valley - Produzione e cultura del cibo tra passato, presente e futuro”, esposizione e nuovo spazio espositivo permanente dell’Università della Tuscia sulle tecnologie innovative per l’agroalimentare, che nasce in occasione dell’Expo 2015 al complesso di Santa Maria in Gradi a Viterbo.

“Abbiamo colto il tema di Expo 2015, con l’idea di riuscire a creare un’esposizione sintetica ed emozionale della scienza e della cultura del cibo - spiega il professor Marco Esti, curatore della mostra - che stimoli la divulgazione delle esperienze più virtuose della ricerca applicata e dell’innovazione di prodotto in campo alimentare. E in questo senso, l’intento principale è indurre il confronto e lo scambio di conoscenze sia storiche che scientifiche tra ricercatori, giovani studenti e laureati ed imprenditori, per favorire il coinvolgimento delle risorse ed eccellenze locali, in modo che emergano idee imprenditoriali utili, per esempio, a progetti di startup”. I cinquanta contributi di ricerca esposti, suddivisi in sei sezioni tematiche (cultura, colture, trasformazione e conservazione, consumo, sicurezza e qualità, sostenibilità) sono proposti secondo percorsi che permettono di approfondire come scienza e cultura da sempre accompagnino l’evoluzione del cibo nella storia dell’uomo, condizionandone i sistemi produttivi e il paesaggio.

L’iniziativa parte dall’Università degli Studi della Tuscia, impegnata ormai da decenni nello studio, nella ricerca e nella messa a punto di tecnologie innovative per l’agroalimentare - con l’intenzione di proporre uno spazio espositivo multimediale destinato a divenire permanente. Il progetto, finanziato dalla Regione Lazio tramite LazioInnova spa, riunisce le diverse esperienze di ricercatori dell’Università della Tuscia, dell’Università della Sapienza e dell’Università di Roma Tre, che diventano i contenuti della mostra, organizzati in sezioni tematiche.

Info: www.unitus.it

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli