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Coldiretti e l’impatto della spesa giubilare: per il Giubileo straordinario voluto da Papa Francesco (da 8 dicembre) arriveranno a Roma 25 milioni di pellegrini per una spesa stimata di 5 miliardi di euro. Il 35% sarà per il cibo tra pasti e bisacce

Sarà un Giubileo straordinario, dedicato alla misericordia, all’8 dicembre 2015 al 26 novembre 2016 secondo la volontà di Papa Francesco, e a Roma sono attesi 25 milioni di pellegrini per una spesa complessiva stimata in oltre 5 miliardi di euro, nonostante una forte tendenza alla sobrietà per la scelta dell’alloggio e dell’alimentazione in linea con la svolta impressa da Papa Francesco. E in particolare circa il 35% della “spesa giubilare” dei turisti andrà proprio per il cibo, tra pranzi, cene e spuntini, ma anche per l’acquisto di prodotti tipici come ricordo dell’evento. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti divulgata in occasione dell’inaugurazione del “Villaggio del Gusto” nel Porto di Civitavecchia, la prima grande opera realizzata anche per il ristoro dei pellegrini, con un significativo impatto occupazionale.

In particolare, per il prossimo Giubileo, si prevede che provenga dall’estero oltre il 30% dei pellegrini in arrivo in Italia. Proprio l’azione rinnovatrice del Pontefice, rileva la Coldiretti, e lo straordinario seguito che ha saputo conquistare tra i fedeli, e non solo, dovrebbero consentire di ripetere il successo del precedente appuntamento giubilare, mantenendosi sugli stessi numeri del 2000 nonostante le difficoltà economiche legate alla crisi.

Nell’anno del Giubileo Roma sarà di gran lunga la meta religiosa più frequentata nel mondo con presenze nettamente superiori alle altre sparse per il globo tra le quali svetta Città del Messico, dove il santuario della madonna di Guadalupe richiama 10 milioni di pellegrini ogni anno, fino a Medjugorje, il santuario bosniaco in fortissima ascesa soprattutto tra i credenti italiani, e poi Gerusalemme, Assisi, Lourdes. I “viaggiatori religiosi” nel mondo, sottolinea la Coldiretti, sono 300-330 milioni l’anno con un fatturato annuo di 18 miliardi di dollari e un enorme potenziale di crescita, secondo la World Tourism Organization.

Le tradizioni e la cultura religiosa in Italia, e la presenza di importanti santuari di riferimento per itinerari spirituali che non hanno eguali nel mondo, rappresentano dei punti di forza per il richiamo di flussi turistici motivati da interessi religiosi. Il pellegrino non è un turista high-spender e viaggia peraltro principalmente in bassa stagione contribuendo così alla destagionalizzazione delle destinazioni. Dall’ultimo studio Isnart emerge anche che - conclude la Coldiretti - il 41,4% dei turisti religiosi ha un’età compresa tra i 30 e i 50 anni, il 44,4% si affida per l’organizzazione del viaggio al circuito dell’intermediazione, tour operator e agenzie di viaggio. Il 32,7% preferisce viaggiare in compagnia del proprio partner, il 20% sceglie un tour organizzato, il 19,7% un gruppo di amici, il 13,3% la famiglia, mentre il 9,8% viaggia da solo.

“Dal Giubileo potrebbe anche venire un effetto positivo sull’occupazione, considerando che l’appuntamento del 2000 portò ad un calo del tasso di disoccupazione di un punto percentuale rispetto all’anno precedente”, ha detto il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “gli asset cibo e turismo sono le leve competitive strategiche per sostenere la ripresa economica”.

Visitatori e pellegrini in arrivo a Roma dal mare avranno la possibilità nel Villaggio del Gusto di consumare prodotti freschi direttamente sul posto in apposite aree ristoro, oppure di acquistarli per riempire la “bisaccia del pellegrino” per la giornata, ma anche comperare souvenir da far recapitare a domicilio attraverso un ordine on line. Nel più suggestivo porto storico del Mediterraneo, incorniciato tra la darsena romana, le mura di Urbano VIII con il mascherone del Bernini e il Forte Michelangelo, alla banchina 7 dello scalo di Civitavecchia si potrà trovare, spiega la Coldiretti, un momento di relax tra suggestive casette in legno accolti, oltre che dagli imprenditori agricoli, anche da una cinquantina di giovani ai quali è stata data un’occasione di lavoro.

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