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“Vogliamo cibo buono per tutti. Sappiamo di essere i custodi della terra e la terra custodisce noi”: ecco la “Carta di Milano dei Bambini”, presentata oggi ad Expo Milano. Il Ministro Martina: “tappa fondamentale, serve confronto con i giovani”

Non Solo Vino
La Carta di Milano dei Bambini

“Sono molto soddisfatto di come sta andando Expo, c’è ancora tanto lavoro da fare ma siamo contenti, i numeri sono confortanti, Expo è sempre piena, e stanno arrivando ogni giorno anche i contenuto, stiamo andando nel merito di tanti temi”. Così a WineNews il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina. Ed oggi, a proposito di contenuti, è arrivata, la motto di al motto di “cibo buono per tutti”, anche la “Carta di Milano dei bambini”, versione dedicata ai giovanissimi tra 5 e 12 anni, con testi ed immagini ad hoc, in collaborazione con Fondazione Feltrinelli e Scuola Holden di Torino, di quella che in tanti hanno definito “l’eredità immateriale” dell’Expo di Milano,
e già firmata da oltre 100 bambini (ed è possibile farlo sia dentro “Palazzo Italia” che on line su http://carta.milano.it/carta-di-milano-dei-bambini/).

“È una delle tappe fondamentali - ha detto Martina - del lavoro intrapreso in questi mesi. È un formidabile veicolo di conoscenza per le scuole e per i nostri ragazzi credo che sarà uno strumento formidabile per i centri ricreativi estivi e per settembre nelle scuole. Per me è importante - ha proseguito il ministro - che oggi si arrivi a completare il lavoro impostato con la Carta di Milano. È un’occasione di confronto con le giovani generazioni”.
Massimo Tarantino, direttore esecutivo di laboratorio Expo, si è soffermato sui temi principali del documento. “Una delle caratteristiche principali è la diversità del cibo che si fa cultura, e poi l’assunzione di responsabilità. I bambini possono fare tante azioni legate allo spreco e al riuso”.
“Noi abbiamo cercato di costruire un’Expo - ha spiegato il commissario Sala - molto attrattiva per i bambini: dal farli divertire con il “Children park” a chiedere ai padiglioni di creare degli spazi per loro. Adesso chiamiamo i bambini già a un impegno. Ovviamente, il tema educativo deve partire da loro. Era un tassello mancante e ne mancheranno ancora altri, ma con questo passaggio facciamo un’operazione importante”.
L’impegno di bambini e bambini di tutto il mondo, sarà, come si legge nei primi punti della “Carta”, quello di combattere 4 grandi problemi: “mangiare poco o pochissimo, mangiare male, sprecare il cibo e il fatto che nel mondo c’è chi ne ha troppo e chi non ne ha abbastanza. Sappiamo di essere i custodi della terra e la terra custodisce noi”, si legge.
“Ci sono delle cose - scrivono ancora i bambini - che proprio non ci piacciono: tantissime persone hanno sempre fame, tante mangiano male e per questo sono deboli, altre invece sono molto grasse e per questo si ammalano; non tutti possono avere l’energia che serve per cucinare bene e senza inquinare, sarebbe bello poter cucinare in modi diversi e poter scegliere come; le foreste vengono distrutte e questo fa male alla natura e quindi anche a noi; esistono ancora modi di cucinare che producono gas che fanno male alla salute di chi li respira. Noi bambine e bambini desideriamo con tutta la nostra forza firmare la Carta di Milano dei bambini perché vogliamo che: tutti abbiano da mangiare cose buone che se sono buone ti fanno anche stare bene; i doni della natura, come le piante, gli animali e l’acqua, vengano divisi in modo giusto, in tutto il mondo, per tutte le persone; ogni persona usi il cibo e i doni della natura rispettando il nostro pianeta e tutti i suoi abitanti; non ci siano ricchi con troppo cibo né prepotenti che comprano la terra che serve ad altri popoli per nutrirsi”. Parola dei bambini, la “voce della verità”, come si usa dire. Ora speriamo che gli adulti la ascoltino almeno un pochino ...

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